Progetto "Buon Samaritano": come aiutare gli altri e salvaguardare l'ambiente
Un progetto in collaborazione fra Comune di Torino, Amiat e Auchan
13 January, 2005
Ridurre gli sprechi alimentari, diminuire la produzione di rifiuti organici, sostenere gli enti assistenziali: tre obiettivi solo apparentemente distanti tra loro, cui Comune di Torino e Amiat hanno trovato una risposta univoca grazie al progetto Buon Samaritano. L’iniziativa è ispirata dall’approvazione della legge 155/03 che equipara “le organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione agli indigenti di prodotti alimentari” ai “consumatori finali ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti”. La legge, in pratica, permette di recuperare generi alimentari non consumati nella ristorazione collettiva o in prossimità di scadenza nella distribuzione commerciale a favore degli enti assistenziali. Un aiuto ai meno abbienti e un favore all’ambiente, visto che tali generi alimentari, seppur ancora in buono stato di conservazione, sarebbero altrimenti finiti in discarica. Pane e frutta dalle mense scolastiche In questo scenario, dal 10 gennaio e fino al termine dell’anno scolastico la Città di Torino mette in atto l’iniziativa sperimentale del recupero di pane e frutta non somministrati nelle mense scolastiche per consegnarli ad enti assistenziali. Le ditte fornitrici dei pasti alle 120 scuole elementari torinesi raggiunte dal servizio del Comune (Camst scrl e Sorico spa, 31mila i pasti preparati ogni giorno) raccolgono pane e frutta non portata a tavola e li riportano presso i quattro centri di cottura. Tocca all’Amiat occuparsi del trasporto successivo, quello dai centri di cottura agli enti assistenziali. Data l’esperienza e la missione sociale, Amiat ha affidato l'incarico al Banco Alimentare del Piemonte e della Valle d'Aosta, quale Onlus in grado di garantire un servizio quotidiano e affidabile in questo ambito. Si stima che ogni giorno si possano recuperare fino a 100 chili di pane e 250 chili di frutta, per soddisfare circa mille pasti al giorno. Gli enti assistenziali torinesi che usufruiscono di questo importante servizio sono la Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo, le suore del Sacro Cuore vincenziane, la chiesa di Sant’Antonio da Padova e la parrocchia di S. Luca. Derrate in scadenza da Auchan Il progetto Buon Samaritano prevede anche lo sviluppo di un sistema di cessioni gratuite di derrate alimentari ancora commestibili, ma non più utilizzabili per scopi commerciali, come i prodotti prossimi alla scadenza, quelli rimasti invenduti o quelli inseriti in imballi rovinati. A tal fine, nel periodo tra Natale e Capodanno si è già svolta una sperimentazione con l'ipermercato Auchan di C.so Romania a Torino, in cui si sono raccolti prodotti ortofrutticoli, per un totale di 250 kg di prodotti al giorno e di 1.200 kg in una settimana. Tale sperimentazione fa da apripista alla seconda fase del progetto del Buon Samaritano, che prevede la continuazione nel 2005 di tale attività con l'ipermercato Auchan e la progressiva estensione della raccolta ad altri tipi di prodotti alimentari. Vantaggi per tutti Quali vantaggi per la città di Torino? Una diminuzione di volume dei rifiuti da trattare che previene la formazione di rifiuti organici e una riduzione dello spreco alimentare. Ma i vantaggi si estendono anche alle associazioni di beneficenza, che possono contare su una maggiore varietà e quantità di alimenti a disposizione, e agli operatori commerciali, attraverso un risparmio sui costi di smaltimento. L'obiettivo è dunque quello di coinvolgere in futuro altre catene commerciali e di ristorazione, mense aziendali, non soltanto comunali, aziende alimentari ed altri soggetti produttori di derrate in surplus, realizzando un circolo virtuoso utile all'intera collettività.