Nessuno ferma i motorini anche se hanno fatto il \'68
Ciclomotori, moto e perfino furgoncini Euro Zero in libertà nella Ztl nonostante il divieto - da La Repubblica del 14.01.2005
14 January, 2005
Davanti ai vigili sfilano vecchi scooter e un \"Ape\" MASSIMO LUGLI «La multa? Chissenefrega, paga il principale...E poi sai quando mi fermano?» sgassata, nuvola di fumo nero misto a residui di olio incombusto e via. Casco slacciato, grembiule sotto il giubbotto, Gianni sfreccia tranquillo a via di Ripetta, in sella al suo \"Tir\", uno di quei motorini antidiluviani costruiti apposta per le consegne, con due portapacconi avanti e indietro e un motore che inquina più di una centrale nucleare. «Cioddafà» si scusa scalciando la pedivella e del resto lo si può anche capire: deve lavorare e non ha tempo da perdere con tutte queste astruse storie di poveri sottili. Assieme alle targhe pari, oggi, sarebbe una giornata \"off limits\", almeno nella Ztl, per tutte le due ruote Euro zero, almeno la metà del parco moto circolante a Roma secondo stime recenti. Ma è un divieto virtuale, che nessuno rispetta e nessuno cerca di applicare. Le moto targate, teoricamente, si potrebbe anche multarle a distanza (basta risalire all´anno di fabbricazione per scoprire se quel modello è catalizzato) ma i ciclomotori no. Col targhino intercambiabile e intestato al proprietario, bisogna proprio fermarli. I vigili nemmeno ci provano. Già, ma dove sono, i vigili? Via Nazionale, varco solitamente presidiato come l´ambasciata Usa e ieri lasciato alla vigilanza elettronica. Sfilano, nell´ordine, un Ciao che ha fatto il 68, un Vespino che ha l´età di Gianni Morandi e uno \"Scarabeo 50\" che, a giudicare dal grisou sparato dalla marmitta, dev´essere alimentato a carbone. «Scusi, ma lo sa che oggi non potrebbe circolare?» azzardo a uno stop-semaforo. Alzata di spalle «E che faccio, butto una giornata di lavoro?». A via Veneto, dopo l´inizio della Ztl scende, lemme lemme un \"Ape\" color ruggine che, da solo, spande più odore di un allevamento di suini. Al volante c´è un vecchietto con la coppola ben calcata sulle orecchie. «Lo sa che oggi è vietato...» grido dal finestrino. «Sono le 10 e mezzo» risponde serafico. Lasciamo perdere. Eccolo, un vigile. Un bel vigilone che sembra un testimonial della polizia municipale impalato a piazza Augusto Imperatore. Subdolamente, decido di provocarlo: «Scusi, per piazza Venezia?». Il mio motorino è Euro 1 ma per accertarlo bisognerebbe controllare il libretto. Non ci pensa neanche e, urbanamente, risponde. Subito dopo ecco un \"Boxer Piaggio\" che sembra un residuato bellico: via tranquillo anche lui. Altro che tolleranza zero. Moto a parte, anche qualcun altro fa il furbo e, all´apparenza, gli va bene. Lungo il tragitto, incrocio parecchi furgoni e camioncini targa pari, una Panda costruita quando la benzina verde non era ancora stata inventata e, a via Nomentana un gioiello di Mini cooper che, oltre ad avere la targa sbagliata e almeno 30 anni di servizio, andava pure con la capote abbassata...No, non è un´infrazione ma sembra addirittura una beffa.