Il titolare dell´ambiente: «I divieti non sono efficaci ma rappresentano un segnale per i cittadini»
L´assessore ammette: speriamo nel vento - da L'Adige del 20.01.2005
20 January, 2005
Gilmozzi: siamo in una stanza chiusa, senza poter aprire le finestre «Siamo pronti ad altre modifiche» L´assessore Mauro Gilmozzi L´assessore Gilmozzi usa la metafora: «Siamo come in una stanza senza finestre. Non possiamo aprire niente, solo smettere di fumare o migliorare il nostro comportamento. Ma solo il vento può togliere questo smog». Fuor di metafora, l´assessore vuole dimostrare come qualsiasi piano contro l´inquinamento sarebbe poco efficace contro le polveri fini. De fronte alle proteste dei comitati, quindi, tanto vale tornare indietro. Assessore Gilmozzi, perché avete tolto il divieto ai veicoli «Euro 1»? L´incontro con i sindaci è arrivato dopo dieci giorni fuori dai limiti. Era quindi l´occasione per fare il punto sul piano antismog, che si è dimostrato efficace ma non sufficiente, visto che il ruolo più importante viene giocato dalla parte atmosferica. Il vento nella stanza chiusa. Nel rapporto tra i disagi creati dal Piano e i benefici, abbiamo deciso di porre rimedio alle tante proteste. Del resto, non ci sono soluzioni risolutrici, lo dimostra il fatto che moltissime altre città sono alle prese con i nostri stessi problemi. Però avete «tagliato» il Piano antismog. Ora è meno restrittivo. No, non è vero. Il Piano non è stato diminuito, ma anzi rafforzato e ora è più equo. Avete deciso di ricorrere alle targhe alterne per un solo giorno alla settimana. Lei però aveva sempre detto che si tratta di un sistema per niente efficace. Lo confermo. È molto più efficace lo stop agli Euro 0 e agli Euro 1. Pensate che le targhe alterne fanno diminuire l´inquinamento solo dell´uno per cento: è dimostrato. E allora perché le avete decise? Anche per dare un segnale ai cittadini, che si sacrificano per il bene di tutti, anche se con un sistema più democratico della prima versione del Piano. In ogni caso, dico che non c´è un provvedimento di emergenza che funziona. Nessuno dei sindaci che abbia pensato ad una linea più pesante? No, perché i dati parlano chiaro. L´inquinamento viene creato per il 40% dal traffico, per un altro 40% dal riscaldamento e per il rimanente 20% da altre cause. Di questo 40%, solo un quarto viene causato dal traffico urbano, che nel complesso incide solo per un sedici per cento. Sul problema dell´inquinamento è già partita un´inchiesta per omissioni in atti d´ufficio, dopo la segnalazione dell´ex consigliere provinciale Claudio Taverna. Ho il massimo rispetto verso la procura, ma il Piano di azione è stato assunto con l´obiettivo della tutela massima della salute. Su questo sono tranquillo. Poi dico che può essere anche giusto protestare, ma sempre all´interno del confronto politico. Scusi, se qualsiasi Piano non basta a diminuire l´inquinamento da polveri fini, perché non avete tolto anche il divieto agli Euro 0? Perché il divieto agli Euro 0 non rende la vita impossibile. Del resto, dobbiamo accelerare il processo di rottamazione dei veicoli che inquinano di più. Ricordo peraltro che il blocco totale agli Euro 0 non c´è più, visto che questi veicoli non possono circolare solo per due giorni alla settimana. Assessore, in sincerità: cosa pensa del nuovo Piano antismog? Siamo riusciti a tener conto sia delle esigenze di equità che di quelle della salute. Ci sono anche alcuni aspetti importanti, come il car pooling (nei giorni di targhe alterne, le auto vietate possono viaggiare almeno con tre persone, ndr). L´anno prossimo saremo comunque pronti a cambiare, se necessario. P.Mi.