Misure antismog, ecco l'accordo di programma
Limitazioni al traffico dei veicoli più inquinanti e incentivi per l'acquisto di mezzi più puliti
14 October, 2003
Firenze Un passo avanti di straordinario rilievo nella battaglia per il miglioramento della qualità dell'aria nelle aree urbane della Toscana. E' questo il significato dell'accordo di programma che, firmato oggi pomeriggio a Palazzo Bastogi a conclusione di un ampio lavoro preparatorio, prevede importanti misure di risanamento, in particolare per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di PM10 derivanti da veicoli e motoveicoli mediante il progressivo rinnovo dei segmenti più inquinanti del parco, anche tramite iniziative di incentivazione e finanziamento. A sottoscriverlo, oltre alla Regione, l'Urpt (l'Unione delle province toscane), le dieci province, l'Anci Toscana (l'Associazione dei comuni italiani) e 16 comuni (gli otto dell'area "omogenea" fiorentina - Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, più Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Cascina, Montelupo Fiorentino, Santa Croce sull'Arno). "Un accordo - commenta Franci - che segna il passaggio da una logica emergenziale ad una logica di intervento strutturale preventivo. E' un atto di grande importanza, che dimostra una forte coesione tra la Regione e gli enti locali e un alto livello di maturità istituzionale. Tutto questo ci consente di impostare una strategia comune molto impegnativa". "E' un passo importante nella giusta direzione - spiega Piero Manconi, responsabile della commissione ambiente dell'Urpt e assessore all'ambiente della provincia di Lucca - con la consapevolezza che per migliorare l'aria delle aree urbane sono necessari interventi strutturali che incidano sul modello attuale di mobilità basato sul mezzo privato per gli spostamenti". "Questo accordo - ricorda invece Lica Bussotti, responsabile ambiente dell'Anci e assessore all'ambiente del Comune di Livorno - è la manifestazione di una volontà comune di combattere le polveri fini strutturalmente, e non con interventi congiunturali. E' c'è un importante elemento di discontinuità rispetto al passato. Non si tratta di un provvedimento solo 'punitivo', ma anche incentivante, grazie alle risorse importanti destinate dalla Regione per il rinnovo dei mezzi, a cui i Comuni partecipano con una quota del 20 per cento". Il provvedimento si concentra sull'obiettivo della riduzione della fonte principale di inquinamento urbano, ovvero il traffico veicolare. Sono però individuati anche altri interventi, per esempio per la la riduzione delle emissioni provenienti dagli impianti di riscaldamento domestico. Sono previsti sia l’adozione di provvedimenti di limitazione alla circolazione graduali e progressivi (fino al divieto di circolazione totale) per i mezzi maggiormente inquinanti, sia incentivi per il rinnovo del parco veicolare e motoveicolare. I Comuni destinatari degli interventi sono quelli in cui, in base alle rilevazioni delle concentrazioni medie annuali di polveri fini effettuate tra il 2000 e il 2002 (e confermate dai dati raccolti fino al 31 agosto 2003), si è registrato un superamento dei valori limite previsti dalle direttive comunitarie per il 2005. Sulla base dell’accordo in esame, a partire dal prossimo 12 novembre, è prevista la limitazione progressiva alla circolazione dei veicoli non catalitici e dei diesel immatricolati prima del 1993, compresi i veicoli leggeri a benzina o diesel adibiti al trasporto merci (con capacità di carico inferiore o uguale a 35 quintali e immatricolati prima del 1994), e dei motocicli e ciclomotori a due tempi non omologati ai sensi della direttiva 97/24/CE. I provvedimenti si articoleranno in fasi successive di limitazione della circolazione fino al divieto totale a partire dal primo gennaio 2006. I Comuni si impegnano a rinnovare il parco autobus delle aziende di trasporto pubblico locale ed extraurbano (usufruendo dei finanziamenti regionali previsti a tale scopo) e a prendere accordi con associazioni e cooperative di taxisti per incentivare la progressiva sostituzione dei veicoli con altri a più basso inquinamento. Verrà inoltre dato maggiore impulso alla mobilità ciclistica attraverso l’ampliamento della rete ciclabile. (pc)