"C´è poca severità sulle targhe alterne"
Intervista: Piras, assessore provinciale: controlli troppo morbidi - da La Repubblica del 08.02.2005
08 February, 2005
"Essenziale chiarire quanto ci sta a cuore la salute" Assessore Piras, Torino di fatto ha già superato la soglia Ue. E chi critica le targhe alterne ha una ragione in più per sostenere che non servono. Qualcosa da replicare? «Comincerei dai dati. Il 17 febbraio presenterò in commissione Ambiente uno studio, il Misa 2, finanziato dal ministero della Salute e dell´Università e realizzato dall´Arpa. Con una diminuzione di 10 microgrammi all´anno dei Pm10 si riduce di alcune centinaia il numero delle morti per inquinamento, morti evitabili». Centinaia sono una cifra enorme. Può essere più preciso? «Diciamo che se venisse rispettato il limite dei 50 microgrammi, che pure è un valore soltanto indicativo fissato dalla Ue, la vita di 500 persone l´anno circa potrebbe essere salvata. Ma si tratta di dati complessi che devono essere spiegati con grande cura. Lo faremo la prossima settimana in occasione della presentazione dello studio». E come concilia questo allarme inquietante con gli scarsi risultati dalle targhe alterne? «Innanzitutto diciamo che i controlli sono sempre più scarsi. I dati lo confermano, le sanzioni diminuiscono progressivamente e non perché i cittadini siano più diligenti ma perché i blocchi di controllo dei vigili sono pochi. Detto ciò bisogna stabilire quali sono le priorità di una amministrazione, siamo proprio sicuri che la tutela della salute sia al primo posto? Stabilire che lo sia significa decidere provvedimenti anche molto radicali. Ma a cosa si è disposti a rinunciare? Chiarire gli obiettivi è importante». Le sue parole sembrano suggerire che se dipendesse da lei la severità sarebbe maggiore. È così? «Sono un medico. La salute è in cima alla mia lista delle priorità». Con il superamento dei 35 sforamenti cosa succederà? Le premesse attuali fanno pensare che non accadrà molto. Tutti in attesa di un intervento del governo? «Vedremo. Ogni decisione deve essere presa dai sindaci dei comuni e dalle forze politiche. Non posso essere io a suggerire come. È importante che il tavolo di coordinamento continui a lavorare. Nel frattempo si va avanti con le targhe alterne e si discute di un eventuale blocco la domenica». E qui si ritorna alle critiche: serve a poco o nulla. Lei che ne pensa? «Chi critica deve anche dire cosa si può fare di concreto, qui e ora. Sentir parlare di metropolitana quando ancora non c´è non mi serve a nulla. Se è vero che diminuendo il livello dei Pm10 di 10 microgrammi in un anno ho un numero inferiore di morti, allora il mio compito resta quello di fare il possibile per abbassarlo. Nel frattempo i controlli sulle fabbriche sono in corso. Altre verifiche sugli appartamenti si stanno facendo ma la vera battaglia si conduce sul traffico».