«Abbiamo sconfitto il terrorismo psicologico»
Betta: «Premiate le scelte di Dellai». Il presidente: «Ma non esulto per l'astensione»
01 December, 2003
TRENTO. Il partito del Governatore la mette giù dura dopo il flop incassato dal referendum: «Sconfitta ogni forma di terrorismo psicologico e di ricatto politico» è la sintesi della Margherita affidata al coordinatore (e senatore) Mauro Betta. Lui, Lorenzo Dellai, smussa un po\' i toni: «La giunta provinciale non esulta di certo perché la gente non è andata a votare». Dellai, per farla breve, ha pochissima voglia di impelagarsi in una discussione che ora è diventata accademica in tutto e per tutto. Un\'impostazione, del resto, che il presidente della Provincia aveva scelto da tempo: «Ho detto e lo ripeto anche ora che questo referendum era già superato nei contenuti e che era anche sbagliato nell\'impostazione». Dellai ricalca anche la natura strettamente comunale del quesito referendario preferendo lasciare a chi fa politica in senso stretto un commento più stringente su un dato numerico che mette, facili prede, i proponenti il sondaggio dentro il mirino. E così in serata si fa sentire Mauro Betta con un intervento che, proprio per dare al Comune quel che del Comune, specifica messo a punto con il coordinatore della Civica Italo Gilmozzi: «Come coordinatori provinciale e coordinatore cittadino della Margherita prendono atto del mancato raggiungimento del quorum e, conseguentemente, ritengono che da parte della città sia venuta una importante indicazione anche riguardo la scelta dell\'ubicazione dell\'inceneritore. Il risultato conferma l\'indicazione della Margherita che più volte aveva sostenuto l\'inutilità di questo appuntamento in quanto superato non tanto dai sondaggi (quello di Abacus nel mese di maggio 2003 ci aveva indicato che il 70 per cento dei cittadini era d\'accordo con la necessità di realizzare l\'inceneritore) ma dall\'impegno del comune di Trento e della giunta provinciale. Scelte che erano contenute anche nel programma di Lorenzo Dellai che è stato ampiamente premiato dagli elettori lo scorso 26 ottobre». Nessun calo di tensione, assicurano, o tentazione da parte della Margherita di venire meno gli impegni presi: «Qui si vuole assicurare e confermare l\'impegno in tutte le sedi per l\'incremento della raccolta differenziata e la massima vigilanza per la realizzazione di un impianto assolutamente sicuro secondo il percorso predisposto dal gruppo di lavoro istituito dalla Provincia. La scarsa partecipazione popolare a questo referendum (che pur ha avuto vasta risonanza su tutti i mezzi d\'informazione) deve però interrogare tutte le forze politiche. In primo luogo Alleanza Nazionale e Forza Italia che tanto si sono impegnate a favore di questo referendum. La Margherita affronterà la questione nella riunione del proprio coordinamento provinciale già convocata per domani sera (oggi) ». Finale in crescendo: «E\'stata sconfitta ogni forma di terrorismo psicologico e di ricatto politico. Significativo da questo punto di vista il dato di Roncafort (la zona più interessata dall\'impianto) dove la maggioranza dei cittadini non ha ritenuto utile andare a votare». Ed ora, forse, la tentazione di fare un inceneritore di proporzioni non proprio \"mini\" potrà trovare ulteriore conforto.