Arriva la primavera, niente domenica a piedi
La Provincia cancella il divieto: gli inquinanti sarebbero in calo - da La Stampa del 11.03.2005
11 March, 2005
Alessandro Mondo Qualcuno se l’aspettava da giorni, ma la conferma nero su bianco è arrivata ieri pomeriggio con il comunicato della Provincia: niente stop alla circolazione questa domenica; a Torino e nei Comuni della cintura si potrà circolare liberamente. Fine delle domeniche a piedi: partorite tardi, con fatica, e rimesse nel cassetto sulla base di una qualità dell’aria che - stando a Palazzo Cisterna - registra un graduale miglioramento in vista della primavera. Dei tre blocchi alla circolazione concordati con i Comuni nelle settimane scorse - 27 febbraio, 6 e 13 marzo - si è fatto soltanto il primo. Gli altri due sono saltati. E a questo punto è improbabile che se ne riparli prima del prossimo inverno, quando qualsiasi valutazione sull’inquinamento entrerà in rotta di collisione con le Olimpiadi. Ad oggi restano i due giorni di targhe alterne e le domeniche ecologiche in arrivo, queste ultime limitate all’area della Ztl allargata: la prima è in calendario il 20 marzo. «Stiamo a vedere - frena l’assessore provinciale Dorino Piras -. Tutto dipende dai valori degli inquinanti. Se dovessero registrare una nuova impennata, non escludo di tornare alle domeniche a piedi anche nelle prossime settimane». Ma come si è arrivati alla revoca? Analizzando i dati delle centraline di rilevamento e le previsioni a breve termine. «I valori acquisiti - spiegano dalla Provincia - escludono anche nei prossimi giorni una situazione di emergenza: 42 microgrammi per metro cubo la media giornaliera di domenica 6 marzo; 45 lunedì; 49 martedì». La soglia fissata dalla direttiva europea è di 50 microgrammi per metro cubo. «Ormai siamo al cabaret - replica Silvio Viale, Radicali -: si aggiustano i dati a seconda della bisogna». Stando a Palazzo Cisterna non ci sono le condizioni per giustificare uno stop totale della circolazione. Questione di numeri, nonostante anche questa volta non siano mancate pressioni trasversali dal fronte del «no». Da Cioccolatò alle gare femminili di «volley», passando per gli appuntamenti della campagna elettorale, c’era più di un motivo per tenere in ansia chi paventava una domenica a motori spenti. Furibondi gli ambientalisti. «Siamo indignati per la superficialità mostrata da Comune e Provincia sui temi ambientali - protesta Largo Respiro -. Anche questa volta il boicottaggio è riuscito». «C’era da prevederlo - interviene Paolo Hutter, paladino delle domeniche a piedi -. Torino resta la sola grande città italiana con meno domeniche a piedi su vasta scala. Ora la si è revocata dicendo che l\'aria non è così cattiva da dover sacrificare le auto, mentre il ragionamento dovrebbe essere inverso: la domenica è meglio a piedi che a benzina, salvo reale maltempo. Perchè non consultare i cittadini?». Al momento l’unica consultazione prevista è quella che si terrà lunedì, di nuovo in Provincia, per decidere la conferma delle targhe alterne: ieri i vigili urbani hanno elevato 99 multe in città a fronte di 591 controlli.