LETTI PER VOI - Forni a legna e caminetti, rischio smog
In vigore da marzo un nuovo decreto ministeriale. Pizzerie, ristoranti e panifici dovranno rispettare nuovi limiti di emissioni - da Corriere della Sera del 15.04.2005
18 April, 2005
ROMA - I forni a legna nelle pizzerie, nei ristoranti e nei panifici «rischiano di sparire come pure le relative insegne che ne vantano la presenza». È quanto rende noto l'Unione Nazionale Consumatori segnalando che, dallo scorso marzo, è entrato in vigore l'articolo 6, comma 6, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8/3/2002 secondo il quale anche i forni a legna di «mense e altri pubblici esercizi destinati ad attività di ristorazione» devono rispettare determinati livelli di emissioni».
Nel mirino ossidi di azoto, di carbonio, composti di cloro e altri. In più, riferisce ancora l'Unione Consumatori, i gestori sono tenuti a misurare con frequenza annuale tali emissioni riportandole in un «libretto di impiantO». «È chiaro - osserva l'Unione Nazionale Consumatori - che in queste condizioni molti esercizi rinunceranno alla legna che, secondo vari tipi e provenienze, produce emissioni diverse o incostanti a differenza del metano che è fornito dall'azienda erogatrice con caratteristiche costanti«.
CHIESTA UNA DEROGA - I Consumatori chiedono quindi «una deroga in considerazione della tradizione». Entro il marzo 2006, poi, riferisce ancora l'associazione, «i forni a legna dovranno essere adeguati a severi requisiti tecnici e costruttivi mentre, in base all'articolo 10 dello stesso Dpcm, dal primo settembre prossimo saranno vietati i forni a carbone e carbonella «ma non è chiaro - conclude l' Unione Nazionale Consumatori - se questi combustibili potranno continuare a essere usati nelle grigliate dei camini di ristoranti e altri esercizi pubblici o mense collettive».