Parte l´operazione di rinnovo dell´arredo urbano
Totem, colonnine e cartelli un design unico per la città
20 April, 2005
<b>Il costo dei 1200 impianti sostenuto da un privato in cambio di pubblicità
Look moderno anche per i servizi igienici accessibili ai disabili
GINO LI VELI </b>
Un super lifting urbano da 15 milioni ma a costo zero per il Comune. L´innovativa operazione di sistemare, soprattutto nel centro, 1.200 elementi di arredo (totem informativi-turistici, colonnine che offrono messaggi variabili, box per la distribuzione di mappe della città ma anche servizi igienici) lasciando l´incombenza della manutenzione alle ditte produttrici in cambio dell´affitto dello spazio pubblicitario che si trova negli arredi, da gestire in proprio, sta finalmente decollando, dopo un iter avviato ben quattro anni fa. Ieri mattina l´assessore Fiorenzo Alfieri che ha la delega sull´arredo urbano ha illustrato il progetto ai colleghi di giunta, utilizzando slides e diapositive e mostrando i nuovi oggetti che modificheranno l´aspetto di strade e vie della zona aulica ma anche di alcuni quartieri periferici. Tra fine maggio e l´inizio di giugno appariranno le prime novità: una decina di toilettes ultra moderne e automatizzate accessibili ai disabili e agli ipovedenti, che coniugano tecnologia e design. Avranno uno spazio esterno in parte da destinare all´informazione turistica (o anche su mostre, spettacoli) e in parte alla pubblicità. Successivamente si passerà agli altri 10 servizi igienici e agli altri elementi, per arrivare al nuovo look entro l´autunno, giusto in tempo per l´appuntamento olimpico.
Alfieri ieri non ha nascosto la soddisfazione per la conclusione di questa vicenda, cominciata nel 2001 con il bando di un concorso pubblico per l´affidamento della progettazione, l´installazione e la gestione degli arredi urbani, riprendendo un modello già utilizzato in molte città straniere, in particolare a Parigi. A vincere è il gruppo francese «Igp-Decaux» in collaborazione con la torinese «Avip». Ma per un vizio procedurale l´appalto viene annullato. Nel luglio 2003 viene rifatto l´appalto, sempre vinto, un anno fa, dal gruppo italo-francese.
Superate altre traversie burocratiche (l´apertura della conferenza di servizi, terminata qualche settimana fa) ora si può finalmente partire Igp Decaux e Avip gestiranno gli impianti per 20 anni. E la città finalmente avrà una segnaletica turistica (ma non solo) adeguata alle nuove necessità, non esclusivamente quelle olimpiche. Molti degli attuali brutti biglietti da visita con cui vengono accolti i turisti hanno le ora contate. Anche grazie all´opera di alcuni architetti torinesi, come Giorgio De Ferrari.
Il professionista che si sta occupando della riqualificazione di corso Francia e che ha curato, con altri colleghi e docenti universitari, il piano dell´immagine urbana coordinata dell´area metropolitana ha disegnato una parte dei 750 impianti informativi a «doppia facciata» utili per i turisti. Norman Foster invece ha progettato una cinquantina di «impianti su palo», Vi saranno pure 14 pali portabandiera. E non mancheranno, nel centro della città, 30 espositori turistici per la distribuzione di cartine topografiche. Tra le novità anche una sessantina di impianti a doppia facciata riservati alle comunicazioni culturali, mostre, concerti, incontri. Saranno venti gli elementi multimediali a messaggio variabile dislocati nei punti nevralgici di Torino e un centinaio i supporti di comunicazione disegnati da Gae Aulenti molti dei quali luminosi. Numerose anche le paline tipo «Specchio della città» per segnalare i siti di rilevante interesse storico. Dovrebbe risolversi così l´annoso problema, più volte segnalato dai giornali, della carenza d´informazioni sui due punti di maggiori richiamo in centro, i musei Egizio e quello del Cinema alla Mole.
C´è un elemento costante nelle nuove installazioni che renderanno più vivace il centro cittadino: un design asciutto, in linea con lo stile sabaudo. Era una delle condizioni previste dall´appalto, per evitare il proliferare di elementi di arredo non coerenti con gran parte dell´architettura cittadina. C´è poi l´aspetto economico, da non sottovalutare: l´operazione non costa nulla alle casse del Comune. Il mancato introito pubblicitario viene compensato dalla spese di installazione e di gestione interamente a carico della ditta-gestore, che avrà il vantaggio della raccolta pubblicitaria. E´ l´unica soluzione individuata per mettere al riparo gli elementi dall´insidia dei vandali e del degrado.