Smog, i divieti sono inutili \"Un´inezia per le polveri\"
Viale: basta con il rito delle targhe alterne
21 April, 2005
<b>Anche Chiamparino aveva chiesto al Governo di cambiare le procedure
Tredici giorni di blocchi parziali e uno di stop totale non sono serviti
L´esponente radicale: negli ultimi mesi concentrazioni inferiori rispetto agli scorsi anni </b>
Nei primi tre mesi di targhe alterne (13 giorni), di blocchi totali (uno soltanto) e di domeniche ecologiche (una) i risultati sulla riduzione dei Pm10 sono minimi, neppure l´1%. Per l´esattezza 0,99%. Questa la stima del radicale Silvio Viale, che ieri ha convocato una conferenza stampa a nome dell´associazione Adelaide Aglietta per lanciare un messaggio all´assessore provinciale con delega sulla qualità dell´aria: «Se l´obiettivo è fare qualcosa per ridurre l´inquinamento in città, e se questo qualcosa in realtà si riduce a un niente, abbiate coraggio e per il prossimo anno rinunciate a queste inutili targhe alterne. Con una media di 87 microgrammi il primo trimestre si colloca nella media dei valori degli ultimi sei anni, superiori a quelle degli anni 2004 e 2001, ma inferiore a quelle degli anni 2000, 2002 e 2003».
L´estate sia buona consigliera, è insomma l´appello di Viale, che da mesi si sgola snocciolando dati e fornendo statistiche. E che l´estate debba essere occasione per riflettere lo aveva d´altronde sostenuto anche Sergio Chiamparino. Nel suo caso però, il destinatario dell´appello è il governo, al quale il sindaco ha chiesto di non arrivare al prossimo autunno senza idee e soprattutto senza risorse, costringendo le amministrazioni a confrontarsi senza strumenti con il limite degli sforamenti (35 sopra la soglia dei 50 mcg) fissati dall´Unione europea.
Interventi di limitazione del traffico, ha ammesso Viale, hanno un valore simbolico, forse di sensibilizzazione, ma scarsa efficacia sulle concentrazioni di inquinanti. Perseguire obiettivi concreti significa invece dimezzare la quota di Pm10 prodotta dai motori, con una riduzione di tutti i tipi di veicoli circolanti di almeno il 50%. «Bando dunque a iniziative poco efficaci come le targhe alterne. Le strategie per il futuro devono prevedere provvedimenti strutturali e permanenti di riduzione delle fonti di emissione degli inquinanti attraverso incentivi o disincentivi, ridurre l´impatto dei motori diesel e dei veicoli commerciali, creare isole pedonali e aree protette. Tutto il resto è propaganda di moda».
(s.str.)