Il Piano rifiuti spacca i Verdi
AMBIENTE. IN CONSIGLIO PROVINCIALE IL CONTESTATO PROVVEDIMENTO
28 April, 2005
Alessandro Mondo
Conto alla rovescia per il piano provinciale dei rifiuti, che oggi - salvo sorprese - dovrebbe ottenere in Consiglio il semaforo verde tagliando il traguardo dopo aver affrontato un percorso tutto in salita: dentro e fuori la maggioranza a Palazzo Cisterna.
A poche ore dalla prova del voto, il presidente Antonio Saitta ha di fatto ricompattato la sua maggioranza a colpi di emendamenti, mediazioni e limature al testo. Anche così, all’interno della coalizione di centrosinistra sopravvivono malumori e distinguo che rischiano di tradursi in altrettante ipoteche quando il piano dovrà essere aggiornato in corso d’opera. Emblematico il caso dei Verdi. Fatti salvi accordi dell’ultima ora, si presenteranno alla votazione in ordine sparso. Vincenzo Galati, il capogruppo, è propenso a concedere il via libera sulla base delle richieste accolte negli emendamenti al piano: «Diversi dei nostri suggerimenti sono stati accolti: penso alla riduzione del rifiuto alla fonte, passata dall’1 al 3 per cento e agli incrementi per potenziare la raccolta differenziata. Ritengo che votare a favore sia un atto di responsabilità».
Di diversa opinione Gianna De Masi, l’altra esponente dei Verdi in Consiglio. Ancora ieri non nascondeva le perplessità a fronte di un programma che, «nonostante la disponibilità mostrata dal presidente, non soddisfa la sensibilità ambientalista su un tema così delicato». Da qui l’incertezza fra l’astensione e il voto contrario. Di certo si asterrà Rifondazione, sulla base di una scelta comunque sofferta. Convertiti in zona Cesarini Comunisti italiani e Italia dei valori - sempre sulla base del pacchetto di emendamenti presentato la settimana scorsa - , mentre Ds, Margherita e Sdi hanno garantito fin da subito il loro «ok».
Insomma: se i numeri per approvare il piano ci sono, almeno sulla carta, la situazione resta delicata. Anche per questo ieri Saitta non ha voluto rilasciare nuove dichiarazioni. Chi invece non si tira indietro è Stefano Esposito, capogruppo Ds: «Ci stiamo avviando all’approvazione di un piano che darà le risposte tanto attese sul ciclo integrato dei rifiuti. Lavoreremo fino all’ultimo per ricomporre le fratture nella maggioranza».
La prima seduta settimanale del Consiglio - convocato a oltranza - è filata via abbastanza liscia, tra riunioni dei capigruppo e le comunicazioni dei vari partiti. La minoranza è contraria su tutta la linea. Vale per Forza Italia - che nei giorni scorsi aveva già espresso «il netto rifiuto di qualsiasi soluzione frettolosa e mirata solo a fare business, come la costruzione di termovalorizzatori sovradimensionati dal pesante impatto ambientale» - e per le altre forze del centrodestra. Ancora più vivace l’opposizione fuori dall’aula. Ieri pomeriggio gli esponenti di Torino Social Forum, Greenpeace, Forum Ambientalista Lavoro e Società hanno protestato con un comunicato congiunto. Mobilitato anche il Coordinamento contro gli inceneritori. Oggi, forse, sarà il giorno della verità.