Rassegna stampa del 12 maggio, gli articoli da Repubblica, Unità e La Nazione
12 May, 2005
<b>REPUBBLICA
Ztl, alla fine cade il tabù il sabato pomeriggio non ci sarà
Per la prima volta dall´88, anno in cui fu introdotta, si accorcia invece di allungarsi
Tesa riunione di maggioranza con l´assessore Del Lungo che resta critico
Allo studio l´ipotesi di pedonalizzare alcune strade del centro come via dei Macci
Ilaria Ciuti</b>
IL grande tabù è caduto. Dopo 17 anni, da quando nell´88 fu istituita, per la prima volta la ztl viene diminuita e non aumentata. Dal 14 maggio al 10 settembre, il sabato finirà alle 15 invece che alle 19.30. Dopo tanto discutere la maggioranza di Palazzo Vecchio si è convinta: il taglio si fa. Lo avevano promesso, una decina di giorni fa il vicesindaco Matulli e gli assessori Cioni, Nencini e Gori a Confesercenti e Confcommercio per attutire l´impatto della ztl notturna estiva anticipata. Poi il provvedimento si è impantanato nel maldipancia dei consiglieri di maggioranza che si sono sentiti scavalcati. E´ stato bocciato perfino in seno alla giunta, dall´assessore verde all´ambiente Del Lungo. Poi, ieri, nell´ultima delle tre riunioni a nervi tesi, la maggioranza ha capito che indietro non si tornava e ha preferito pensare a come tamponare il provvedimento. Ci si è ancora scontrati, Del Lungo e Comunisti hanno ribadito il loro giudizio critico ma alla fine è andata. Restano sul piede di guerra le associazioni ambientaliste, pronte a manifestare sabato contro la ztl corta.
A consolare i ribelli, il «pacchetto di contromisure» illustrato da Matulli: facilitazioni il sabato pomeriggio da parte della Firenze Parcheggi per chi fa shopping, lo stesso nelle autorimesse del centro, bici a nolo a 50 cents invece che 1 euro, convenzioni con i taxi, bussini elettrici il sabato pomeriggio gratis: con la speranza che chi può entrare tranquillamente in centro vi rinunzi spontaneamente. Poi la parola chiave su cui i consiglieri hanno insistito: «inderogabilmente». La concessione finirà inderogabilmente il 10 settembre. In più, in cambio della ztl corta, Matulli ha proposto di iniziare un serio studio sulla possibilità di pedonalizzare strade come via Pietrapiana, via dei Macci, via dell´Orto, via Maggio.
Pur tra le proteste il sabato senza divieti ce l´ha fatta. Fa scalpore eppure non sembra bilanciare lo scontento dei locali pubblici per la ztl notturna anticipata. «Porteremo le nostre controproposte alla giunta, altrimenti temo che la rivolta scoppierà - dice Pasquale Caprarella, vicepresidente di Confesercenti - I 40-50 locali di San Niccolò sono in serie difficoltà, ma anche quelli del centro e perfino i ristoranti: si è diffusa l´idea che non si possa più né entrare né uscire e nessuno viene in centro il giovedì, venerdì e sabato neanche prime delle 10.30. E´ assurdo: la ztl diurna finisce alle 19.30 quando i negozi chiudono, quella notturna inizia alle 10.30 quando non dorme nessuno, per di più di maggio, a finestre ancora chiuse».
Protesta anche Sant´Ambrogio dove da lunedì è stata allargata la ztl. Anche se i protestatari sono divisi. Scrivono, furibondi, a Matulli il comitato residenti Santa Croce e Sant´Ambrogio, l´Unione inquilini, l´associazione Ghiberti Sant´Ambrogio, il Consorzio esercenti del mercato. Scrivono al vicesindaco anche Confesercenti, i commercianti del mercato delle Pulci e l´associazione dei commercianti di Borgo la Croce e piazza Beccaria, ma accusano gli altri di avere usato le loro firme arbitrariamente sotto a una lettera di cui disapprovano i toni. Anche loro però chiedono un supplemento di confronto con l´amministrazione sulle misure prese.
<b>L'UNITA'
Ora è ufficiale: la Ztl sarà riaperta al traffico
Fino al 10 settembre le macchine potranno circolare di pomeriggio nel centro storico senza che arrivi la multa del telepass
Jacopo Cosi</B>
Stremati, dopo una lunga riunione, i rappresentanti della maggioranza in Palazzo Vecchio hanno quasi chiuso la questione alle otto di ieri sera: la ztl sarà riaperta al traffico. E’ ufficiale: le macchine saranno libere di entrare nel centro di Firenze il pomeriggio senza che le porte telematiche (telepass) facciano la multa. «Quasi» chiusa la questione, perché resta ancora una domanda: la riapertura durerà fino al 10 settembre: cosa succederà dopo? Qualcuno dice: «Mai più». Altri rispondono: «Vediamo come andrà».
Confermato il pacchetto degli incentivi. Se infatti sarà possibile entrare in macchina dentro le vecchie mura, si potrà però usufruire di alcune agevolazioni per lasciare l'auto in sosta sulle strisce blu dei viali, oppure nei parcheggi (da quello di piazza Ghiberti a quello della stazione) in maniera completamente gratuita. I negozi del centro storico distribuiranno, infatti, dei gratta e sosta a chi farà compere da loro. Altre agevolazioni: i taxi faranno prezzi speciali a chi mostra uno scontrino, sempre fatto in centro naturalmente, e vuole recarsi a prendere l'auto lasciata per esempio sui viali. Infine, i bussini elettrici, di recente diventati a pagamento, torneranno gratuiti; e l’affitto delle biciclette del comune scenderà da 1 euro l’ora a 0,5. Queste, quindi, le soluzioni adottate per fare in modo che, nonostante l'apertura, la gente non entri in centro con la propria macchina. Anche perché non è semplice trovare parcheggio. Anzi, è quasi impossibile.
La riunione di maggioranza di ieri è stata accesa. Gregorio Malavolti (Ds), presidente della commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità chiede di «estendere le aree pedonali, perché questo migliora la vivibilità e il commercio della zona». Soluzione che arriva da un'analisi precisa fatta sui centri storici e «presentata dalla "Fondazione Filippo Caracciolo" - spiega Malavolti -: in alcune città europee, come ad esempio Monaco, le pedonalizzazioni delle aree centrali ha determinato effetti di rilievo sia per la vivibilità che per il volume di affari».
All'interno della giunta a volere questa soluzione nei giorni scorsi era stato l'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo, il quale proponeva l'esatto contrario della fine della ztl: la pedonalizzazione di alcune aree del centro storico.
Sabato, alla riapertura pomeridiana, scatterà la manifestazione-presidio davanti alla Biblioteca Nazionale di quelli che sono contro la ztl-free. Si tratta dei gruppi di opposizione in consiglio comunale di Rifondazione Comunista e UnaltracittàUnaltromondo, delle associazioni ambientaliste (Legambiente, Italia Nostra, Wwf), e dei Comitati cittadini e i Cantieri solidali delle Piagge. «Una manifestazione pacifica che non bloccherà comunque il traffico» assicura Ornella De Zordo di UnaltracittàUnaltromondo. Insieme all'opposizione radicale e le associazioni ambientaliste ci saranno anche alcuni consiglieri comunali in dissenso con la propria maggioranza, e i gruppi dei Verdi e dei Comunisti Italiani che in blocco sono contro la riapertura del centro storico.
<b>LA NAZIONE
Sabato Ztl più corta
La maggioranza ha deciso. Oggi l’accordo definitivo e i dettagli dell’operazione</b>
Sabato pomeriggio senza Ztl. La decisione, presa ieri dalla maggioranza (la riunione è andata avanti per tutto il pomeriggio) era attesa e quasi scontata dopo la tirata d’orecchie che il sindaco ha fatto in giunta al suo assessore verde Claudio Del Lungo, reo di aver dichiarato di preferire un centro interamente pedonale a una Ztl accorciata. Una querelle che si era ricomposta subito, perché l’interessato ha spiegato che è proprio dalla dialettica che nascono gli accordi.
Dunque è deciso, da dopodomani la zona blu finisce alle 15,30 e sarà così ogni sabato. La misura dovrebbe incentivare lo shopping nel centro storico nel periodo estivo, quando il sabato pomeriggio si assiste invece alla fuga dalla città. E dovrebbe compensare commercio e turismo per il blocco notturno del traffico che ogni giovedì, venerdì e sabato scatta dalle 22,30 alle 2 della notte.
Ma contentare gli ambientalisti da città non è stato facile: è stato preparato un documento che prevede pedonalizzazioni, parcheggi, navette e bussini gratuiti. Il vicesindaco Matulli, che ha preso appunti a mano, oggi scriverà questo accordo, lo sottoporrà ai partner della maggioranza e poi lo renderà pubblico.
Se la maggioranza è stata ricucita, la Ztl corta rende ancor più profondo il solco con la sinistra critica che per sabato pomeriggio ha annunciato una manifestazione di protesta in Corso Tintori, che è uno degli ingressi privilegiati al quadrilatero romano. Per Ornella De Zordo la decisione della giunta di sospendere la Ztl «contraddice la politica anti-smog che prevede la progressiva riduzione del traffico privato in centro; non risolve i problemi del commercio cittadino, perchè la crisi di vendite non ha niente a che fare con l'apertura del centro al traffico privato ma dipende piuttosto dalla vecchia politica dell'amministrazione comunale in favore della grande distribuzione (l'ultimo grande centro commerciale è stato appena avallato nel piano Fondiaria-Castello); non risolve i problemi reali del centro storico che manca di ampie isole pedonali ricche di arredi urbani e panchine; può solo aggravare la già minata situazione della viabilità».
Legambiente, Italia Nostra, Wwf, Comitati cittadini e gruppi consiliari di Unaltracitta'/unaltromondo, Rifondazione e Comunisti italiani chiedevano soluzioni per ampliare il servizio di trasporto pubblico (parcheggi scambiatori, bus navetta verso il centro, bussini elettrici gratuiti).
Infine, l’azzurro Gabriele Toccafondi: si chiede se l'assessore Del Lungo sia ancora compatibile con il ruolo che ricopre dopo essersi schierato contro la Ztl corta.