Tra Buttiglione e il Comune è pace sui nuovi parcheggi
Reperti e polemiche. Ieri sopralluogo sui cantieri. L'assesore Sestero: ritardi molto contenuti - da la Stampa del 31.05.2005
31 May, 2005
<b>Scavi fermi solo in una parte limitata di piazza Vittorio</b>
«La richiesta del Ministero comporta qualche ritardo limitatamente a una parte di Piazza Vittorio. Ritardi di cui valuteremo i costi. I lavori proseguono come previsto nella convinzione che si sia operato senza danni o offese al patrimonio storico della Città». Maria Grazia Sestero, assessore alla Mobilità, sintetizza così la reazione del Comune dopo la lettura delle comunicazione del ministero dei Beni Artistici e Culturali. Dunque non ci sarà nessun stop ai cantieri di piazza San Carlo e di piazza Vittorio ad esclusione di «un tratto di muro del 1600/1700 che nel 1800 è stato incorporato nella condotta fognaria della Città, tuttora in funzione».
La decisione della Sestero è stata presa dopo un sopralluogo che si è svolto ieri mattina e al termine del quale l’assessore commenta: «La vicenda si è ridimensionata. Il fax arrivato da Roma non è un decreto ministeriale come da qualcuno annunciato, non è un’ordinanza e nemmeno "la sospensione immediata dei lavori e degli scavi in Piazza Vittorio e Piazza San Carlo" come richiesto da un'interrogazione parlamentare». Poi spiega: «Più modestamente si tratta di una nota a firma del Direttore Generale per i Beni Archeologici, dottoressa Reggiani, con la quale si comunica che "a seguito della campagna di stampa e dell’interrogazione parlamentare" si ritiene di acquisire un pronunciamento del Comitato Tecnico Scientifico per i Beni Archeologici convocato per il 10 giugno. Fino a quella data le autorizzazioni già date a rimuovere i resti sono sospese».
Carte alla mano la Sestero illustra perché i lavori continueranno. «L’autorizzazione per piazza San Carlo è del dicembre 2004. L’Amministrazione, comunque, ha deciso autonomamente di conservare una parte dei resti, tuttora visibili, ed i lavori possono quindi proseguire secondo il cronoprogramma previsto che ora prevede ora la copertura dello scavo». Per quanto riguarda piazza Vittorio «l’autorizzazione a rimuovere è del marzo 2005: anche in questo caso si è conservato un pezzo del rivellino che sarà a vista nel parcheggio e nel quadrante nord della Piazza».
Da Roma, una dichiarazione del portavoce del ministro Rocco Buttiglione conferma la «tregua» scoppiata tra la città e il ministero: «Ha ragione l’assessore non c’è nessun decreto che sospenda tutti i lavori per i parcheggi di Torino. A differenza di quanto qualcuno ha voluto far credere, il ministro Buttiglione non ha mai avuto, e non ha l’intenzione di ostacolare i lavori». Anzi il «ministero ha cercato di dare il minimo disturbo possibile. In ogni caso non si possono toccare i reperti archeologici. Attenti, però, a non pensare che il ministero rinunci al suo ruolo istituzionale di tutela del patrimonio culturale».
Anche per la parlamentare verde Laura Cima, tra i firmatari dell’interpellanza che ha portato all’intervento di Buttiglione, «si sgonfia il pallone delle polemiche». E aggiunge: ««Dopo la nostra interrogazione parlamentare l’amministrazione dovrà necessariamente essere più attenta al tema delicato e importantissimo della conservazione dei beni archeologici». An e Forza Italia (Paolo Chiavarino), invece, attaccano il centrosinistra che ieri ha «negato la richiesta di una comunicazione urgente in Consiglio comunale». La questione sarà affrontata in sede di Commissione.