Sarà più larga la Ztl notturna
Pochi accessi al centro: da via Nazionale a piazza Venezia, via del Tritone e LungoTevere. E c’è chi paventa l’ingorgo sulle linee di confine - da L'Unità del 16.06.2005
16 June, 2005
<b>Pochi accessi al centro: da via Nazionale a piazza Venezia, via del Tritone
Eduardo Di Blasi</b>
Una Ztl «larga» che, dalle 23 alle 3 di notte del venerdì e del sabato, con inizio da domani, chiuderà al traffico automobilistico la cosiddetta «ansa barocca», lasciando alle quattro ruote dei privati non residenti il solo percorso via Nazionale, piazza Venezia, via del Corso, via del Tritone e Lungotevere.
«Non chiudiamo il centro per cattiveria - dichiara l’assessore capitolino alla Sicurezza Liliana Ferraro - ma perché cerchiamo di preservarlo. È un bene dell’umanità». I rischi, ovviamente, ci sono. E non sono solo legati alle paventate proteste dei commercianti.
Uno di questi, spiega Luca Odevaine, vicecapo di gabinetto del sindaco con competenze specifiche sulla mobilità cittadina, potrebbe essere rappresentato da «piazza Venezia».
Infatti saranno convogliate tutte le auto provenienti da via Nazionale. «Per questa ragione - aggiunge - abbiamo pensato di chiudere anche via dei Fori Imperiali, all’altezza di Largo Corrado Ricci: l’incrocio con Via Cavour». Provenendo
dalla stazione Termini, quindi, le auto dovranno obbligatoriamente girare verso sinistra in direzione del Colosseo.
«Trattandosi di una sperimentazione - chiarisce l’assessore alla Mobilità Mauro Calamante - l’area potrà essere di volta in volta modificata nel caso nascano dei problemi».
L’altro nodo a rischio ingorgo è infatti la direttrice dei lungotevere. «Se occorrerà - spiega Odevaine - potremo provare a chiudere l’area di via dei Cerchi e i relativi sbocchi da piazza della Bocca della Verità verso il Tevere». Per adesso, però, questa misura non sarà adottata. «Aspettiamo un paio di settimane - aggiunge Calamante - e con i primi dati inziamo a ragionare».
I varchi elettronici dal lato del lungotevere saranno comunque tutti accesi nel tratto che va da via Arenula a Piazza del Popolo. Non solo. Questi saranno anche «presidiati dai vigili urbani», chiarisce il comandante del corpo della polizia municipale Aldo Zanetti: «Sia per fornire spiegazioni, sia per evitare che qualcuno si infili contromano lungo le strade in uscita dalla Ztl. Le punizioni - ammonisce ben sapendo che molti adottano già oggi tale sistema di ingresso - in questo caso sono assai severe».
Il piano che inizierà domani e finirà il 17 settembre (pausa solo nel periodo dal 10 al 20 agosto) impiegherà in totale 150 vigili urbani: 52 nei pressi dei varchi, 50 per la vicina Ztl di Trastevere (stessi giorni, stessi orari) e 48 per la fluidificazione del traffico, soprattutto nelle aree «non Ztl» di Monti e Testaccio (dove si immagina si convoglierà il traffico di chi non vuol rinunciare alla macchina). Uno studio statistico condotto attraverso le telecamere di Iride (gli occhi elettronici di notte sono spenti ma «contano» le auto di passaggio), afferma d’altronde che il 30-40% delle vetture che la sera di venerdì e sabato attraversa Corso Vittorio Emanuele II «non si ferma». La strada viene usata solo per attraversare il centro storico. Il problema adesso sarà di capire dove si recherà anche questa mandria di «attraversatori». «I residenti chiedono un’aria respirabile e più parcheggi - afferma Calamante - Se il governo darà i poteri speciali al sindaco saremo più veloci».
«Nel 2002 - chiosa il presidente del Municipio I Giuseppe Lobefaro - il consiglio municipale votò la Ztl notturna all’unanimità. Ringraziamo il Comune per il coraggio dimostrato nell’applicarla».