Cobat: pubblicati i dati sulla raccolta delle batterie esauste nel 2004
Con il riciclo di oltre 16 milioni di accumulatori esausti e il risparmio di oltre 76 milioni di euro sulle importazioni di piombo
06 July, 2005
L’anno scorso, per il secondo anno consecutivo, la raccolta delle batterie al piombo esauste ha superato la soglia delle 190mila tonnellate corrispondenti ad oltre 16 milioni di singoli pezzi. Sono questi i risultati dal COBAT, il Consorzio istituito, per legge, per assicurare la raccolta e il riciclo delle batterie al piombo esauste, (come p.e. quelle delle automobili), secondo processi eco-compatibili ed eco-sostenibili garantiti dalle recenti certificazioni per la qualità dei servizi offerti (UNI EN ISO 9001:2000) e del Sistema di Gestione Ambientale (UNI EN ISO 14001).
Il COBAT è un ente senza fini di lucro, al quale partecipano tutti gli operatori del settore batterie al piombo, produttori ed importatori, associazioni degli artigiani che ne effettuano l’installazione, raccoglitori incaricati che ne rilevano l’esausto (90 imprese su tutto il territorio nazionale) e riciclatori (6 impianti di riciclaggio distribuiti dal nord al sud d’Italia).
Grazie al riciclo delle batterie al piombo esauste non solo si tutela l’ambiente e la salute collettiva, dalla dispersione di sostanze tossiche e nocive, ma si contribuisce alla bilancia dei pagamenti del nostro Paese. Nel 2004, grazie all’attività del COBAT, sono stati smaltiti oltre 31 milioni di acido solforico, recuperate 9mila tonnellate di plastica e 107mila tonnellate di piombo, garantendo, per l’economia nazionale, un risparmio sull’importazione di tale metallo pari a 76 milioni di euro.
“Il sistema di raccolta e di riciclo delle batterie al piombo esauste messo in atto in Italia, con l’istituzione del COBAT, realizza un circolo virtuoso in cui la tutela dell’ambiente s’incontra con il recupero di risorse e la salvaguardia della salute collettiva con il risparmio economico. Possiamo dire - ha affermato l’ing. Giancarlo Morandi, Presidente del COBAT, - che il nostro Consorzio rappresenta un esempio di sviluppo compatibile tanto che oggi veniamo presi d’esempio da numerosi Paesi esteri”.
<b>LA RACCOLTA DELLE BATTERIE ESAUSTE, REGIONE PER REGIONE</b>
L’anno scorso, secondo stime del COBAT, la raccolta delle batterie esauste, in Italia, ha raggiunto una percentuale ormai prossima al 100% rispetto all’immesso al consumo.
Da un punto di vista assoluto è la Lombardia, con più di 33mila tonnellate, la regione in cui si raccolgono le maggiori quantità di batterie esauste, seguita subito dopo dal Veneto (più di 20mila ton.), dal Piemonte e dall’Emilia Romagna con più di 19mila ton. Al centro è il Lazio la regione con la maggiore raccolta (quasi 16mila ton.), mentre al sud è la Campania (circa 15mila ton). Davvero buona, infine la raccolta nella regione Sicilia (quasi 13mila.).
Dal punto di vista della raccolta pro-capite la regione più virtuosa si dimostra essere l’Emilia Romagna con quasi 5 kg raccolti per abitante.
Inoltre, in molte regioni si evidenziano risultati superiori alla media nazionale, che si attesta a 3,36 kg/abitante, in particolare Friuli V. Giulia, Piemonte, Marche (4 kg/abitante).