Roma: ampliamento della discarica di Malagrotta e gassificazione?
Spuntano due ordinanze commissariali eridità di Storace. Si chiede a Marrazzo di bloccare i lavori
20 July, 2005
<b>Approvazione Piano per il ripristino ambientale dell’area denominata “Testa di cane” nel complesso impiantistico in Roma località Malagrotta</b> e <b>Approvazione progetto Centrale di Gassificazione per la produzione di energia elettrica dal CDR</b> prodotto negli impianti di Malagrotta1 e Malagrotta2.
Queste le due ordinanze emesse il 25 marzo 2005 dal Commissario per l'emergenza rifiuti in Lazio. Sotto queste definizioni si nascondono, affermano le associazioni ambientaliste capitoline, l’allargamento della discarica di Malagrotta, malcelato con un’ordinanza di recupero della cava in località Testa di Cane, all’interno dell’area di Malagrotta e la realizzazione di un gassificatore, una tecnologia per l’incenerimento dei rifiuti.
La Rete Regionale Rifiuti, costituita dalle organizzazioni AcuRoma, Adiconsum, Adusbef, Codacons, Associazione Esposti Amianto, Arci, Fare verde, Forum Ambientalista Lazio, Cittadinanzattiva, Italia Nostra, Legambiente Lazio, Medicina Democratica,VAS, WWF Lazio, Greenpeace, Occhio del Riciclone, Ricrea, Cgil Lazio, Uil Lazio, Cobas, RdB, Sinistra ecologista, Associazione Amici dell’Inviolata, Comitato Malagrotta, Comitato salute e ambiente Bracciano, Comitato ambiente Settecamini – Case Rosse, Comitato Popolare Unitario Antitermovalorizzatore di Latina, chiede la revoca immediata delle due ordinanze commissariali sopra citate, che non hanno visto alcun processo di coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni, ma nemmeno delle istituzioni locali che infatti non hanno espresso alcun parere riportato nelle ordinanze.
“Stop alle ruspe a Malagrotta, nell’area di Testa di Cane. E’ sconcertante che anziché andare verso la chiusura della discarica, riconsegnando ai cittadini dopo decine di anni quell’area, la si allarghi addirittura. –dichiara Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio- La Regione deve intervenire subito, l’ex commissario ha approvato questo progetto, mascherato da sperimentazione, che va bloccato prima che sia troppo tardi coinvolgendo nelle decisioni i cittadini e gli enti locali, che non sono stati nemmeno sentiti.”