Bari: cala la raccolta della carta
Analizziamo i dati del Rapporto Comieco 2004, e a fronte di un trend crescente, scopriamo come Bari, il grande comune più "riciclone" del Sud Italia, faccia passi indietro sulla raccolta carta...
01 August, 2005
<b>di Sergio Capelli</b>
E’ stato presentato a metà luglio il rapporto annuale 2004 di <b>Comieco</b>, ovvero il report che racconta come va la raccolta carta in Italia. Un trend assolutamente positivo, con una <b>crescita media del 15%</b>. Il Rapporto Comieco fotografa annualmente l’andamento della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia offrendo per il 2004 un quadro diversificato. La crescita percentuale più significativa si registra nelle regioni del Centro (25% circa); in crescita anche Nord e Sud, in percentuali però più contenute (rispettivamente +11% e +16%). Liguria (+33%), Lazio (+32%) e Basilicata (+28%) sono le regioni che presentano i tassi di crescita più significativi rispetto all’anno precedente, seguono Veneto (+27%), Molise (+25%) e Toscana (+23%).
Anche per quello che riguarda le grandi città il trend è di crescita assoluta: guida la classifica Palermo con un +36%, seguita da Roma con un +19,8% e Verona con un 15,4%. Ma non mancano le sorprese negative: Bari e L’Aquila si caratterizzano infatti per un dato negativo (rispettivamente -1,1% e -0,8%) che stride decisamente in un panorama improntato sulla crescita.
Certo si tratta di situazioni differenti.
Partiamo dal capoluogo abruzzese: un calo dello 0,8% si traduce in termini assoluti in 21 tonnellate di carta raccolta in meno. “Si tratta di un quantitativo irrisorio – riferisce Comieco - che, a fronte di un servizio statico e non modificato nell’ultimo anno, può essere interpretato come una variazione fisiologica. Anzi, non essendoci state modifiche nel servizio di raccolta, possiamo considerare il dato sostanzialmente statico rispetto all’anno successivo”.
E proprio i dati degli anni passati, mostrano come fra il 2002 e il 2003 ci sia stata una forte crescita della raccolta, con un passaggio da 2115 a 2713 tonnellate all’anno. Probabilmente il dato del 2004 ci indica un anno di assestamento.
“In aggiunta dobbiamo anche sottolineare come a breve andrà in gara un nuovo bando di appalto per il servizio di raccolta. Si tratta certo di una situazione da monitorare con attenzione, perché c’è un calo a fronte di un trend di crescita generalizzato a livello nazionale”.
Una valutazione analoga si può fare per Bari. “Aggiungendo il fatto che per il capoluogo pugliese il 2004 è stato un anno particolare, dal 4 luglio 2005, infatti è attivo il nuovo servizio, assegnato con un bando di gara emesso nel 2004. Tutto ciò ha creato una situazione di incertezza che, pur non pesando sulla coscienza civica dei cittadini, ha sicuramente pesato sulla qualità del servizio offerto. Fra l’altro Bari nel 2004 ha cambiato amministrazione comunale”.
Resta da sottolineare come il calo dell’1.1% sia poco significativo in termini assoluti: meno di 250 tonnellate, e come Bari sia, fra le grandi città del Sud Italia, quella che raccoglie di più.