LETTI PER VOI -Boom dell´auto a noleggio
Il caro benzina taglia i rimborsi - da Repubblica del 01.09.2005
01 September, 2005
La vecchia auto aziendale? Uno status symbol che appartiene al passato, così come il classico rimborso per le spese della benzina a fine mese. Formule troppo costose, almeno adesso che i rincari della benzina rendono la mobilità individuale un lusso. Ora si fa strada la nuova frontiera dell´auto in «affitto», in cui lavoratori e aziende spartiscono costi e benefici delle quattro ruote. Soltanto nella provincia di Milano sono poco più di 1500 i lavoratori che si stanno preparando alla piccola rivoluzione: rinunciare alla vettura di proprietà, magari ricevendo a fine mese il classico rimborso della benzina, per cedere alla nuova formula del canone mensile per l´uso della vettura. La nuova frontiera ha già fatto breccia in diverse aziende del territorio, dalla Ibm alla Xerox, soprattutto se le esigenze di lavoro richiedono l´uso frequente della vettura. Secondo l´Automobil club d´Italia, però, la nuova formula è destinata in breve a farsi largo. Le ragioni del cambiamento sono semplici e tutte di natura economica: il rimborso su base chilometrica non conviene più, né all´azienda né al lavoratore. Secondo i tabulati Aci, infatti, i rimborsi chilometrici dovrebbero arrivare a 0.34 euro per le auto con più di 20 cavalli fiscali, mentre quelli realmente percepiti a fine mese quasi mai superano le 0.25 euro. Lo stesso accade per le vecchie formule di auto aziendale, quando la vettura è considerata un benefit ed è concessa al lavoratore anche per l´uso privato. Con l´auto in affitto, invece, il dipendente stipula attraverso la propria azienda un contratto di noleggio a lungo termine, di solito di tre anni, con una società di leasing: si va dalle 95 euro al mese per un´utilitaria alle 180 per una berlina lussuosa. E la benzina? L´azienda la rimborsa soltanto fino a un certo tetto annuale, concordato quando si sigla il contratto, ed il resto va a carico del dipendente. «Potrebbe essere un modo utile per ammortizzare i costi del caro-benzina - spiega Gianfranco Chierchini, dell´Acinnova, il centro di studi e ricerche dell´Aci -. Ma è chiaro che non basterà. È necessario piuttosto investire in sistemi di trasporto condiviso. E proprio le grandi aziende potrebbero essere il giusto strumento per questo cambiamento».