FIAB per la "campagna elettorale" di M'illumino di meno: 6 proposte in agenda
Anche quest'anno FIAB aderisce alla campagna M'illumino di meno, contro tutti gli sprechi. Iniziative a Verona, Udine, Bari, Sestri Levante e Lecco, e un'agenda politica da proporre ai candidati alle prossime elezioni: dall'equiparazione tra bicicletta e trsporto pubblico in caso di infortunio alla promozione del turismo sostenibile
13 February, 2013
Anche quest’anno la FIAB sostiene M’illumino di meno, la celebre Giornata del Risparmio Energetico lanciata da Caterpillar, Radio2, per promuovere la razionalizzazione dei consumi energetici.
L’iniziativa si terrà in tutta Italia venerdì 15 febbraio prossimo dalle 18 alle 19,30 all’insegna del “silenzio energetico”: per aderire ed essere protagonisti occorrerà spegnere monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni.
La FIAB, da sempre in prima linea nella riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti attraverso la promozione della mobilità locale e turistica in bicicletta, sarà presente con proprie iniziative, tra l’altro, a Verona, Udine, Bari, Sestri Levante (Ge), Lecco. Sul sito FIAB l’elenco completo delle città aderenti e delle attività svolte.
Ma non è tutto. Considerato che l’edizione di quest’anno di M'illumino di Meno coincide con la campagna elettorale per le elezioni politiche e che gli organizzatori hanno ideato una vera e propria “agenda politica” che tenga in alta considerazione i temi ambientali ed energetici, la FIAB coglie tale opportunità e affida al programma radiofonico, affinchè ne faccia cassa di risonanza, il "Decalogo mobilità nuova: iniziative legislative e di Governo", approvato a Reggio Emilia a ottobre scorso, nel corso degli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova, promossi dall'ANCI in collaborazione con FIAB, Legambiente e Salvaiciclisti.
Come noto la FIAB ha chiesto ai candidati alle prossime elezioni, che si sono già dimostrati attenti al tema attraverso iniziative concrete, di proseguire il loro impegno, se eletti, affinchè rilancino il “gruppo interparlamentare per la mobilità ciclistica” e attivino Parlamento e Governo per realizzare più specificatamente 6 dei 10 punti del Decalogo. Vale a dire:
1. Istituzione del Servizio Nazionale per la Mobilità Ciclistica presso il Ministero Infrastrutture e Trasporti;
2. Revisione organica del Codice della Strada e delle norme tecniche;
3. Aggiornamento della legge di finanziamento sulla mobilità ciclistica;
4. Equiparazione della bicicletta al trasporto pubblico nell'infortunio in itinere;
5. Monitoraggio e sicurezza stradale;
9. Promozione e valorizzazione del turismo sostenibile attraverso la realizzazione della rete ciclabile nazionale "BICITALIA".