Sacchetti, il Ministero dell'Ambiente: "Il decreto andrà a Bruxelles così com'è, senza le condizioni poste dalla Camera"
Dal Ministero dell'Ambiente fanno sapere che il decreto che chiarisce le caratteristiche dei sacchetti commercializzabili ha cominciato il suo iter procedurale. Sarà inviato regolarmente alla Commissione Europea e pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo 90 giorni dall'invio. Il testo inviato sarà lo stesso ricevuto da Camera e Senato, senza ulteriori modifiche
13 February, 2013
Secondo l'ufficio stampa del Ministero dell'Ambiente non sarà necessario attendere il nuovo Governo per mandare avanti l'iter di pubblicazione del decreto interministeriale "concernente l'individuazione delle caratteristiche tecniche dei sacchi per l'asporto merci”.
Per il Ministero, il decreto è pronto per essere spedito a Bruxelles, come prevedono le procedure burocratiche, e sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale 90 giorni dopo l'invio.
Il testo inviato sarebbe quello inizialmente inviato alle Commissioni parlamentari, e che ricevuto il parere favorevole del Senato e quello favorevole - ma condizionato - della Camera. Le condizioni non sarebbero quindi state accolte.
Scarica il testo del decreto
I commenti dalle associazioni
AssoEcoPlast: “Il Ministero dell’Ambiente non rispetta indicazioni della Camera. "Chiediamo al Ministero se proseguiranno nella loro arroganza al punto di pubblicarre il decreto in Gazzetta Ufficiale anche se la Commissione Europea dirà, per la terza volta, che l’Italia viola la direttiva 94/62 Imballaggi, oltre che i principi comunitari di libera circolazione delle merci e di libera concorrenza". Leggi il comunicato stampa completo
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2 commenti
Scrivi un commentoLa Legge
13.02.2013 17:02
Siamo in una repubblica parlamentare, in cui il parlamento legifera. In questo caso, pur di approvare questa legge, il governo va avanti per la sua strada senza considerare quello che le commissioni PARLAMENTARI consigliano e suggeriscono.
Forse è meglio così. non apportando le modifiche al testo, la probabilità che la Commissione europea dia parere negativo è più alta.Speriamo solo che la procedura UE dia un esito positivo o negativo in tempi brevi.
In un contesto economico degradato, come quello italiano, dove vige la burocrazia elefantiaca che soffoca le imprese, ci mancava anche questa telenovella che ormai da 2 anni ci tiene sulle spine, non potendo decidere di effettuare investimenti/disinvestimenti.
Quello che chiediamo e credo di parlare a nome di tutti i trasformatori è che ci sia una decisione definitiva, sia essa positiva o negativa, ma basta tenerci sulle spine!
Federico
13.02.2013 17:02
Ma l'Europa può decidere come andrà a finire?