No al combustibile da rifiuti nei cementifici. Appello al Presidente Napolitano
"Caro Presidente, Le scrivo perché fortemente preoccupato dall’intenzione del Ministro Clini di sottoporre alla Sua attenzione il Decreto concernente l'utilizzo di “combustibili solidi secondari (CSS) in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali in cementifici... ". L'appello di Agostino Di Ciaula, medico ISDE
14 February, 2013
di Agostino Di Ciaula, medico ISDE
Ho appena scritto al Presidente Napolitano. Questo il testo della mia lettera, che se vorrete potrete replicare inviandola attraverso il seguente link https://servizi.quirinale.it/webmail/
Oggetto: Appello al Presidente Napolitano
Caro Presidente,
Le scrivo perché fortemente preoccupato dall’intenzione del Ministro Clini di sottoporre alla Sua attenzione il Decreto concernente l'utilizzo di “combustibili solidi secondari (CSS) in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali in cementifici soggetti al regime dell'autorizzazione integrata ambientale” (atto del Governo n.529), nonostante questo abbia ricevuto parere contrario dalla Camera dei Deputati e nonostante abbiano manifestato ferma contrarietà a tale provvedimento numerosi Partiti, Associazioni, Comitati ambientalisti di tutta Italia e moltissimi semplici cittadini.
Numerose evidenze scientifiche internazionali hanno dimostrato che la combustione dei rifiuti, dovunque e comunque essa avvenga, è pratica nociva per la salute dei residenti nei territori limitrofi, oltre a fungere da enorme deterrente per buone pratiche quali il riciclaggio, il riuso, la separazione a freddo, il recupero di materia e la riduzione della produzione di rifiuti.
La combustione di rifiuti nei cementifici, come rilevato in un documento ufficiale diffuso da una Società scientifica nazionale (ISDE Italia, Medici per l’ambiente), non si sottrae a tali considerazioni e renderebbe immediatamente disponibili per l’incenerimento dei rifiuti, con procedura estremamente semplificata, i 59 cementifici localizzati sul territorio nazionale. Questi si sommerebbero ai già tanti inceneritori disponibili (l’Italia è al terzo posto in Europa per numero di inceneritori operativi), portandoci al primo posto in Europa per potenzialità di incenerimento.
Caro Presidente, non è di rifiuti inceneriti che abbiamo bisogno, né degli inquinanti e delle ceneri tossiche prodotti da tale pratica.
Da Italiano vorrei essere messo nelle condizioni migliori per considerare i rifiuti come una risorsa da utilizzare e non come un problema da distruggere.
Vorrei essere messo in condizione di migliorare e potenziare la raccolta differenziata, di ridurre la produzione di rifiuti, di favorire le buone pratiche e, soprattutto, di rispettare con orgoglio l’indicazione espressa dal Parlamento Europeo (A7-0161/2012, adottata a Maggio 2012), secondo la quale gli Stati membri devono abbandonare completamente la logica dell’incenerimento dei rifiuti entro il prossimo decennio.
Caro Presidente, da Italiano vorrei vivere in un ambiente salubre e vorrei migliorare la qualità di vita e l’ambiente nel quale vivranno i miei figli.
Vorrei che il mio Paese diventasse in Europa esempio di buone pratiche e non capofila dell’incenerimento.
Vorrei che i rifiuti rappresentassero una fonte di lavoro, di economia e di bene comune, e non solo oggetto di profitto e di bene privato per le lobby dei produttori di CSS e di cemento.
Per queste motivazioni mi permetto di sperare che il Decreto che il Ministro Clini Le proporrà non ottenga la Sua firma o, almeno, rispettando le volontà della Camera, di alcuni Partiti nazionali, di associazioni, medici e cittadini, possa essere oggetto di approfondita analisi da parte del prossimo Governo.
La saluto cordialmente
Agostino Di Ciaula, medico ISDE