Acqua, Cap Holding cresce
Con l'imminente incorporazione di Ianomi, Tam e Tasm la società pubblica milanese diventerà il sesto gruppo industriale nazionale più importante per fatturato e il primo per capitalizzazione
01 March, 2013
Tra alcune settimane si svolgerà l’assemblea ordinaria e straordinaria dei soci di Cap Holding nella quale verrà discusso e votato il progetto di fusione, per incorporazione, delle tre società pubbliche che compongono il servizio idrico integrato milanese: Ianomi, Tam e Tasm. Il progetto è stato presentato ai sindaci del territorio in sette differenti incontri dal presidente Alessandro Ramazzotti e dal direttore generale Michele Falcone; incontri organizzati dalla società di Assago proprio per illustrare la nuova configurazione del gestore unitario del servizio idrico integrato nella provincia di Milano. L'operazione di incorporazione sarà completata entro giugno 2013, anche se l'ufficio unico delle quattro società è già operativo.
"La nuova azienda unica sarà una società a capitale pubblico interamente controllata dai comuni - ha spiegato il presidente di Cap Holding - che chiederà alla Provincia di Milano l’affidamento del servizio idrico secondo il modello in house providing”.
Ramazzotti ha poi illustrato i numeri del gestore unico: 243 comuni soci in quattro province (Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia), con oltre 2 milioni di abitanti serviti, 800 dipendenti, per un gruppo industriale che sarà il primo in Italia per capitalizzazione (567 milioni di euro) e sesto per fatturato (182 milioni di euro nel 2011 e un dato stimato per il 2012 di 232 milioni) dopo Acea, Hera, Iren, Acquedotto Pugliese e Smat.
“Un’azienda - ha spiegato Ramazzotti - capace di conciliare il concetto di acqua bene comune con la centralità degli enti locali nella gestione del servizio idrico, ma anche di garantire la capacità di rispondere al fabbisogno di investimenti del territorio. Un esempio concreto? La procedura di infrazione comunitaria 2034/09 in tema di depurazione e reti fognarie, per il superamento della quale il gruppo Cap ha già programmato un piano di interventi per risolvere le contestazioni entro i termini stabiliti dalla Ue”.