GenitoriAntiSmog cerca nuovi sostenitori
Nel giorno dell’ennesimo superamento anticipato del 35° giorno oltre i limiti UE per le polveri sottili, Anna Gerometta fa il punto della situazione smog a Milano e in Lombardia. Le battaglie dell’associazione nata nel 2001 dalla protesta in Duomo delle mamme con i passeggini. 12 anni di ricorsi e richieste perché emergessero i veri dati sull’inquinamento, i danni alla salute e l’indiscutibile maggiore incidenza del traffico tra le varie fonti d'emissione
05 March, 2013
Il 28 febbraio presso il CAM di corso Garibaldi a Milano si è tenuta “Prendi Aria”, l’assemblea annuale di GenitoriAntiSmog (GAS) aperta a tutti i cittadini milanesi. La presidente avvocato Anna Gerometta ha ricordato come il movimento sia nato nell'agosto 2001, con la "protesta dei passeggini" in piazza Duomo, grazie all’esasperazione dei genitori milanesi che si scontravano col silenzio delle Autorità nel riconoscere i danni dello smog.
E proprio il 28 febbraio Milano ha di nuovo raggiunto con larghissimo anticipo il "bonus" annuale di 35 giorni oltre i limiti UE consentiti dalla legge, in sostanza dopo solo 2 mesi l'aria di Milano è già "fuorilegge". “Sono 12 anni ormai che studi scientifici e ricerche mediche avvalorano inconfutabilmente che a Milano di smog si muore e che la sola riduzione di 10 mg/m3 di polveri sottili contribuirebbe ad evitare tanti decessi prematuri. Eppure nel 2012 la media annuale di una delle centraline più centrali di Milano, quella di via Senato, è stata ancora di 42,5 mg/m3 per le PM 2,5 (quando non dovrebbero superare il 25 mg/m3)”.
Anna Gerometta ha poi citato gli studi sanitari che collocano la Lombardia come regione record europea nelle morti per cancro ai polmoni, così come l’Italia avrebbe un record europeo nei casi di tumori (soprattutto leucemie) dell’infanzia. I dati sono desumibili dall’AIRTUM, Associazione Italiana Registro Tumori. Riguardo soprattutto i bambini, è stata ricordata la pericolosità della “prossimità” alle fonti di inquinamento perché “non è vero che l’inquinamento si spalma” e che GAS ha chiesto all’AMAT una mappatura dell’esposizione delle scuole milanesi alle fonti inquinanti, poiché "tutta la letteratura in materia conferma come sotto i 100 metri di vicinanza a fonti come il traffico, i danni aumentano visibilmente".
Ma il peggior luogo comune (o disinformazione) ancora oggi da confutare è quella che mette sullo stesso piano l’incidenza di traffico e riscaldamento come fonte degli inquinanti più dannosi alla salute, le polveri sottili (PM 10 e 2,5) e gli ossidi di azoto (N0x). In merito basterebbe citare tra le tante fonti ufficiali l’ultimo Rapporto ARPA sulla qualità dell’aria 2010 (vedi allegato, pagg. 12 e 13 nelle province di Milano e Monza Brianza, dove per gli NOx se la combustione non industriale conta per 12%, il trasporto su strada tocca il 67%; se per le PM10 e 2,5 il riscaldamento incide per il 15 e 17%, il traffico su strada lo fa per 63 e 62%. Insomma, è da tempo dimostrato che il traffico incide da 4 a 5 volte di più del riscaldamento, eppure ci sono ancora tanti a Milano non lo sanno o lo negano.
Riguardo AreaC, GAS ha ricordato di essere stata a fianco del Comune di Milano in tutte le battaglie legali degli scorsi mesi a difesa del provvedimento e di come l’associazione spinga perché AreaC – che al momento copre solo 1/20 del territorio di Milano – debba essere estesa ma al Comune “manchi il coraggio di farlo”. “Non abbiamo mai capito l’opposizione dei residenti in AreaC che, in fondo, per rientrare nella Cerchia dei Bastioni dovrebbero pagare 0,30 cent in più di un normale biglietto ATM …”.
Anna Gerometta ha poi ricordato tutte le altre battaglie di GAS di questi anni. Quella per la trasparenza e l’accesso ai dati ambientali – richiamandosi alla Convenzione di Aarhus del 1998; “Siamo nati per camminare”, il progetto nato con il Comune di Milano per ridurre l’uso delle automobili nei percorsi casa-scuola; i due anni di proposte costruttive studiate ed avanzate in sede di pianificazione aria regionale nell’ambito dell’elaborazione del PRIA e della procedura VAS; la “bellissima lettera ad ATM” di qualche anno fa che convinse l’azienda dei trasporti a stabilire la gratuità dei mezzi pubblici per i bambini sino a 10 anni; il Parking Day e tante altre iniziative. L’ultima battaglia: una petizione per raccogliere le firme affinché la UE avvii una nuova procedura contro l’Italia per le infrazioni legate ai limiti di emissioni non rispettati.
GenitoriAntiSmog ha concluso con un appello alla cittadinanza: “Aiutateci, ci sono tanti modi per farlo e nonostante il tanto tempo ed energia spesi per garantire un diritto come quello all’aria pulita, abbiamo solo 200 soci”. "C’è bisogno di aiuto economico ed idee, consulenze legali e scientifiche e magari del contatto con qualche altro “personaggio famoso” che possa affiancarci nelle nostre battaglie".