Rifiuti in Italia: pochi servizi, tante spese
Cittadinanzattiva afferma che in Italia si spende in media 253€ per i costi di gestione dei rifiuti. Dati negativi anche per il recupero dei rifiuti urbani: 34% contro la media UE del 40%.
08 March, 2013
In Italia la gestione dei rifiuti non migliora ma i costi aumentano: gli incrementi si registrano ovunque (superano il 20% in Calabria, Molise, Umbria e Liguria) a dimostrazione della mancanza di una politica nazionale della gestione dei rifiuti, capace di legare gli elementi di costo ad elementi di qualità del servizio, a tutto vantaggio di chi continua ad operare in assoluta assenza di trasparenza. È quanto si legge nel Dossier Rifiuti Febbraio 2013 di Cittadinanzattiva, in cui si sottolinea che in Italia più del 50% dei rifiuti va ancora a finire in discarica, la raccolta differenziata stenta al Centro e al Sud e il coinvolgimento dei cittadini nella valutazione del servizio, previsto dal 2008, è ancora un’utopia. Ma, appunto, dalla Tarsu alla Tares, passando per la Tia, negli ultimi 5 anni le tariffe per la gestione dei rifiuti sono lievitate: +50% a Salerno e Reggio Calabria, per non parlare degli aumenti record registrati a Napoli (+87%), Bari (+63,5%), Trapani (+55%), Roma (+53%), Avellino (+51%).
Lo studio di Cittadinanzattiva mostra che in media nel 2012 una famiglia-tipo di 3 persone per lo smaltimento dei rifiuti ha speso 253€, con un aumento addirittura del 17% con riferimento al 2007. Suddividendo i dati per area geografica si rileva che si spende di più al Sud (€270), dove l’aumento rispetto al 2011 è stato del 2,3% (+27% rispetto al 2007); seguono le regioni centrali (€255) con un aumento dell’1,2% rispetto al 2011 (+19% rispetto al 2007) ed infine le aree settentrionali (€234) con un +2,6% rispetto al 2011 (+15% rispetto al 2007). Nella top ten della città più costose c’è Napoli (529€) mentre la Capitale è al 6° posto con una spesa di 378€. Tra le città con la spesa annua più contenuta, vince invece Isernia (122€). Inoltre, sottolinea Cittadinanzattiva, l'Italia sconta un ritardo ormai grave e conclamato rispetto al resto d'Europa per quanto riguarda il recupero dei rifiuti urbani, che si attesta con una percentuale del 34% rispetto alla media europea del 40%. La metà dei rifiuti prodotti finisce in discarica, mentre in Europa viene mediamente conferito in discarica il 38% dei rifiuti. Non riciclare adeguatamente porterà non soltanto a costi ambientali gravi e ad aumenti delle tariffe per i cittadini ma anche al rischio di multe a carico degli Stati membri dell'Unione europea per mancato adeguamento alla normativa discariche: l'Italia detiene per ora il primato nel numero di procedure d'infrazione avviate.
Dossier Rifiuti 2013 Cittadinanzattiva scaricabile al seguente link: http://www.cittadinanzattiva.it/form/consumatori/dossier-rifiuti.html