Foggia, raccolta differenziata. Con la prima fase saranno coinvolti 65mila cittadini
65 mila foggiani coinvolti dal nuovo sistema di raccolta differenziata. Per il sindaco Gianni Mongelli « è la sfida di una rivoluzione culturale per la città». Prevista una raccolta di "prossimità": vari bidoni di diversa capienza saranno collocati sul marciapiede prospiciente ai condomini
14 March, 2013
Un sistema che coinvolgerà 65.000 abitanti, 23.551 famiglie, oltre a tutte le imprese, gli artigiani e i commercianti della città capoluogo per quella che il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ha definito «la sfida di una rivoluzione culturale per la città». Sono i numeri della prima fase del progetto di raccolta differenziata di prossimità, finanziato con 2 milioni 237.500,10 euro a valere sull’Asse II “Uso sostenibile delle risorse ambientali” del P.O. FESR 2007-2013.
«Siamo felici di aver raggiunto un traguardo a cui abbiamo lavorato intensamente, rielaborando un progetto che avevamo presentato sin dal 2010», ha sottolineato l’assessore all’Ambiente e all’Energia, Pasquale Russo, che ieri ha sottoscritto il protocollo d’intesa con l’omologo regionale, Lorenzo Nicastro. «È la prima fase di un sistema di raccolta differenziata progettato per coprire tutta la città e per integrarsi con tutte le altre azioni del ciclo dei rifiuti, su cui l’Amministrazione è fortemente impegnata», ha spiegato il dirigente del Servizio Ambiente, Paolo Affatato, nel corso della conferenza stampa che, stamattina, ha illustrato l’articolazione del progetto.
Il sistema di raccolta differenziata è quasi un “porta a porta”. Si definisce, infatti, di prossimità perché si basa sulla collocazione di bidoni di diversa capienza, collocati nei cortili dei condomini o sul marciapiede prospiciente. Sono queste necessità logistiche e operative ad aver suggerito di partire, per questa prima fase, da zone dove meno impattanti potessero essere gli oltre 1.700 punti ecologici da attrezzare per i 1.684 numeri civici di utenze domestiche e le 776 utenze commerciali.
Da dopo l'estate, saranno coperte tutte le zone dove sorgono piccoli e grandi capannoni industriali o artigianali, a partire dal Villaggio Artigiani, i Rioni Diaz e Martucci, l’intera 167 (dalla Macchia Gialla al Rione Biccari), la zona che si sviluppa lungo viale Michelangelo, viale I Maggio, Via Telesforo, viale Pinto e altre. Complessivamente si tratta di 7,27 chilometri quadrati, dove risiedono 65.000 abitanti e sono attive 776 attività commerciali: 136 alimentari, 32 pizzerie, 15 ristoranti, mense e alberghi, 210 negozi non alimentari, 19 chiese, collegi e case di riposo, 5 strutture sanitarie, 150 scuole e uffici pubblici, 123 uffici privati, 88 attività industriali e artigianali, oltre a quelle del Villaggio Artigiani. «Sono numeri – ha spiegato Affatato – che servono a capire che stiamo orientando lo sforzo iniziale a incrementare da subito i numeri di una raccolta differenziata che, al momento, è ferma all’1,7 per cento».
«Ecco perché parlo di inizio – ha aggiunto Russo – e occorre considerare che, in rapporto alla crescita dei volumi di differenziata, si abbatte drasticamente l’ecotassa che colpisce tutta la comunità con l’attuale tassa sui rifiuti solidi urbani e con la futura tariffa».
Secondo le stime diffuse dall’Amministrazione e contenute negli elaborati del progetto finanziato, se, nella prima annualità, Foggia riuscisse a raggiungere valori percentuali di differenziata pari al 28,06%, l’ecotassa supererebbe comunque i 2 milioni e 300 mila euro. Se, nella quinta annualità, la città riuscisse ad arrivare al 58,4%, l’ecotassa si abbatterebbe a 1 milione e 54.383,46 euro. Il 70% di differenziata raggiunto nella decima, porterebbe l’ecotassa a circa 244 mila euro e a circa 220 mila euro con la quindicesima annualità. Ciò, ovviamente, secondo la strategia “20-20-20” dell’Unione Europea, combinando anche comportamenti diversi che portino a ridurre il volume di rifiuti gettati.
«Si tratta di traguardi proiettati su un ciclo quindicennale secondo i parametri dell’europrogettazione ma, ovviamente, ci auguriamo che i foggiani rispondano in misura tale da anticipare i benefici che abbiamo stimato», ha spiegato Affatato. «È la ragione che mi induce a parlare – ha aggiunto il sindaco – di sfida per una vera e propria rivoluzione culturale che ciascuno di noi è chiamato a raccogliere, moltiplicando i risultati positivi che già l’attuale operatore del servizio di raccolta si è impegnato contrattualmente a raggiungere, migliorando il servizio della differenziata tradizionale». «La base civica c’è – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente – come dimostrano anche i dati sulla raccolta dei rifiuti elettronici che, nel bimestre gennaio-febbraio di quest’anno, ha visto i privati cittadini conferire apparecchi in numero superiore a quanto hanno fatto distributori o installatori».