Ultima ora: domenica blocco traffico solo dalle 10 alle 14. Per maltempo
A sorpresa il Comune di Milano decide solo 24 ore prima di dimezzare la DomenicAspasso del 17 marzo. A causa del maltempo previsto (forse neve). Il Comune dichiara però che le varie iniziative culturali, sportive e per bambini sono tutte confermate. Così come i servizi gratuiti previsti e gli sconti
16 March, 2013
Essendo state confermate le previsioni di pioggia e il rischio neve, il Comune ha deciso in extremis di ridurre alla fascia 10.00-14.00 il blocco auto di domenica 17 marzo.
Un DomenicAspasso dimezzata quindi, poiché lo stop alla circolazione doveva essere dalle 10.00 alle 18.00.
Tutte le iniziative promosse per la DomenicAspasso sono però confermate: ingresso gratuito ai musei civici e alle piscine di Milanosport per tutta la giornata; biglietto Atm valido tutto il giorno per muoversi con tram autobus e metro, possibilità di portare sui mezzi pubblici il proprio cane senza pagare il biglietto, abbonamento giornaliero gratuito a BikeMi, giochi e animazioni per bambini a Palazzo Marino, inaugurazione all’Arena civica della nuova Sala Appiani appena restaurata, visite guidate del Touring Club, la “Stramuseo” organizzata dal Cral del Comune di Milano, laboratori di orti urbani al Museo di Storia naturale, le iniziative nella serra didattica di Villa Lonati.
FONTI VICINE all' assessorato spiegano che le ore di blocco son rimaste dalle 10 alle 14 perchè al mattino ci sono manifestazioni sportive e perchè il maltempo si intensifica al pomeriggio
COMMENTO DI PAOLO HUTTER
La decisione di ridurre il blocco da 8 a 4 ore , di concentrare le ore di blocco al mattino, e soprattutto di fare tutto ciò a meno di 24 ore dall'inizio dell'evento, sembra più un compromesso infelice che una rimodulazione ragionevole dell'iniziativa. L'arrivo del freddo e del maltempo erano previsti con altissime probabilità da giorni.
Non si capisce bene il motivo dell'attesa nè il senso del nuovo orario. Si è detto ufficiosamente che al mattino ci sono manifestazioni sportive e che al pomeriggio saranno più fastidiose le precipitazioni. Se il blocco mattutino verrà sufficientemente rispettato e se servirà a tenere le strade aperte a chi vorrà dimostrare che anche in Italia si può andare in bici sotto la pioggia, niente di male. Però questo difficile e parziale contrordine dovrebbe a questo punto indurre un ripensamento più generale sulle domeniche. Credo che siano innanzitutto lo stesso sindaco e gli stessi assessori a non volersi più trovare in una situazione del genere. Alla Fiera della Cosa Giusta l'assessore Maran ha detto che nel prendere la decisione avevano tre opzioni : mantenere il blocco, revocarlo, o dimezzarlo. E che erano consapevoli che ciascuna delle tre decisioni avrebbe suscitato malcontento, ovviamente per ragioni diverse. Il punto è che la probabilità di maltempo dovrebbe - a mio parere - essere considerata nella programmazione. Certo, se le domeniche a piedi sono poche, ricche di eventi, sconti e gratuità speciali, revocarle è spiacevole e imbarazzante. Anche perchè costano. ( I mancati incassi di musei mezzi pubblici e impianti comunali a ingresso gratis sono un costo. Di denaro pubblico, cioè nostro. Se la domenica senz'auto è un bene, come lo è, non c'è bisogno di "scusarsi" facendo gli sconti.)
A mio parere le domeniche a piedi programmate dovrebbero essere moltissime, non comportare oneri per il Comune che dovrebbe caso mai puntare ad autofinanziarle. E quindi essere revocate e revocabili il giovedì o il venerdì di fronte a previsioni di maltempo. La possibilità di revoca per maltempo dovrebbe essere esplicita, insomma. In ogni caso, che siano molte o poche, facilmente o difficilmente revocabili, costose o no, è necessario - dopo 13 anni dalle prime domeniche a piedi - che da qualche parte si possa discutere con calma, con dati e con più soggetti i criteri migliori per la programmazione del traffico privato domenicale.