Il condominio italiano consuma 26mila euro l'anno
Da Casa 24 del 21.03.2013
21 March, 2013
di Michela Finizio
Il condominio italiano in media consuma 27.900 metri cubi di gas all'anno ed emette 56mila chilogrammi di anidride carbonica nell'atmosfera. La sua bolletta media è pari ad oltre 26.300 euro, circa 1.256 euro a famiglia. Basterebbe un intervento di riqualificazione energetica in grado di abbattere almeno del 32,5% dei consumi e, contando che sono circa un milione i condomini sul territorio nazionale, si potrebbero risparmiare ben 8,3 miliardi di euro spesi ogni anno dagli italiani per pagare riscaldamento ed elettricità.
Ad aver condotto la mappatura energetica di oltre 1.280 condomini in Italia (più precisamente in 37 province del Nord) è Domotecnica - Divisione Condomini che riunisce più di mille imprese di installazione specializzate in efficienza energetica, 25 studi di progettazione e certificazione, oltre 9mila operatori tecnici e 90 produttori industriali. Emerge da questi dati, raccolti sul territorio, l'identikit del condominio medio italiano, con impianto centralizzato alimentato a metano, di medio-piccole dimensioni (circa 21 alloggi), situato nel nord Italia, con una caldaia sovradimensionata. L'analisi dei consumi ha messo in evidenza che, grazie a un semplice intervento di riqualificazione (su impianti e dispersioni termiche), l'edificio-tipo italiano potrebbe risparmiare fino a 8.328 euro l'anno, quasi 400 euro a famiglia. E la riduzione potrebbe raggiungere anche il 48%-50% nel caso del cambio del combustibile da gasolio a metano, mentre si riduce al 15% ove si utilizza il teleriscaldamento.
La mappatura, svolta dal 2009 ad oggi dalle imprese associate, è frutto di una «Campagna di diagnosi energetica gratuita» portata avanti sul territorio in collaborazione con gli enti locali che hanno aderito al Patto europeo dei sindaci, impegnandosi a proporre un piano strategico per ridurre le emissioni del 20% e aumentare il risparmio energetico. Hanno collaborato anche l'Anaci (associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari), le agenzie per l'energia e la cittadinanza: sul totale dei sopralluoghi e delle diagnosi effettuate nei condomini che hanno fatto richiesta, il 28,3% si sono tradotti poi in un intervento di riqualificazione energetica approvato dall'assemblea e realizzato con risparmi certificati in bolletta.
Ecco perché dalla mappatura emergono informazioni preziose: il 70% dei consumi energetici nel residenziale è dovuto ad usi termici; dall'analisi di un campione più ristretto, di 150 condomini (2.500 famiglie), il riparmio medio generato dalla sola introduzione di impianti più moderni è stimato sui 250 euro l'anno per famiglia; il taglio dei costi è più alto quando l'impianto centralizzato provvede anche alla produzione di acqua calda sanitaria. In quest'ultimo caso, infatti, è possibile installare un sistema di pannelli solari termici che integrano l'apporto energetico con adeguati sistemi di accumulo. Spesso, inoltre, il dimensionamento della caldaia viene fatto senza tenere conto delle dispersioni, dell'analisi del fabbisogno e dei picchi di produzione dell'acqua calda sanitaria, generando sprechi evitabili.
In media un intervento capace di tagliare la bolletta energetica del 35% circa richiede tempi di rientro dell'investimento iniziale tra i 4 e i 5 anni. Ovviamente le variabili che concorrono alla determinazione dei risultati sono diverse: dipende dal numero di alloggi, dall'età del condominio, dalla zona climatica in cui ci si trova, dal tipo di combustibile utilizzato e, poi, dall'eventuale utilizzo del teleriscaldamento. Per non generalizzare basta fare due esempi: il condominio Fiori in a Modena (31 alloggi e 6 negozi) ha tagliato i consumi del 41,2%, con un beneficio di 604 euro all'anno per famiglia e l'investimento rientrerà in 6,2 anni; a Parma, nella palazzina Pellico (40 alloggi), il taglio è stato del 33,6% con un risparmio di 341 euro all'anno. A Modena, inoltre, se venissero riqualificati tutti i 150 edifici "diagnosticati" gratuitamente dalle imprese di Domotecnica, si risparmierebbero 1,4 tonellate di anidride carbonica emesse ogni anno nell'atmosfera, pari all'inquinamento prodotto da un migliaio di auto ogni anno percorrono un giro completo della tangenziale cittadina.