Inceneritore del Gerbido. La Provincia chiede a TRM di farsi carico dei costi per lo screening della popolazione
Il presidente della Provincia, Antonio Saitta, scrive a TRM alla vigilia dell’avvio del termovalorizzatore prevista per la fine di aprile: "I costi dello screening sulla popolazione non gravino sulla bolletta degli utenti". Il comunicato stampa della Provincia di Torino
27 March, 2013
La Provincia di Torino vuole assicurare la tutela della salute pubblica agli abitanti dei Comuni interessati all’entrata in funzione del termovalorizzatore e chiede a TRM di coprire la spesa per il piano di controlli sanitari sul campione di abitanti attraverso gli utili della società e “non con aggravi sulla tariffa di smaltimento in capo agli utenti”.
Lo ha fatto il presidente Antonio Saitta scrivendo, insieme all’assessore all’ambiente Roberto Ronco, una lettera al presidente di TRM Bruno Torresin, all’amministratore delegato Viero e al direttore Tripodi in vista dell’avvio dell’attività a regime dell’impianto del Gerbido.
“La Provincia di Torino – ricorda Saitta – ha già istituito un Comitato scientifico che presidia le attività di pianificazione e validazione dei controlli sanitari epidemiologici su un campione di residenti e non residenti nell’area. Il piano di monitoraggio della salute pubblica, previsto in minima parte già nelle attività di valutazione impatto ambientale in capo alla Provincia di Torino, si è poi esteso su nostra proposta grazie alla condivisione con il Comitato locale di controllo”.
Palazzo Cisterna chiede a TRM di non gravare sulla tariffa degli utenti, ma nel frattempo fa la sua parte; “pur nella congiuntura di grandissima difficoltà per gli Enti locali a causa dei tagli nazionali imposti dalla cosiddetta spending review – dice Saitta – abbiamo deciso di contribuire ai costi del monitoraggio sanitario sulla popolazione impegnando 200mila euro sui nostri capitoli di bilancio 2013”.