Sicurezza stradale, OMS: tutelato dalle leggi appena il 7% della popolazione mondiale
Alcol, velocità, assenza di casco per le moto, cinture e protezioni per i bambini: per l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, solo 1 Paese su 7 prevede norme che regolino tutti i principali fattori di rischio. E si tratta dei Paesi meno popolati: le leggi sulla sicurezza stradale tutelano appena il 7% della popolazione mondiale
03 April, 2013
Alcol, velocità, assenza di casco per le moto, di cinture di sicurezza e di protezioni per i bambini. Uno studio dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Global status report on road safety 2013: supporting a decade of action) ha individuato i cinque fattori di rischio più alti negli incidenti stradali e ha messo in luce una statistica preoccupante: appena il 7% della popolazione vive in un Paese in cui le leggi sulla sicurezza stradale coprono tutti e cinque i fattori menzionati.
Nel 2010 un milione e 240.000 persone hanno perso la vita in incidenti stradali: incidenti in cui spesso non si può nemmeno parlare di mancato rispetto delle leggi, perché le leggi semplicemente non c’erano.
Velocità
Gli Stati in cui il limite di velocità nelle aree urbane è pari o inferiore ai 50 km/h sono 59 in tutto il mondo. (NdR: Sono 204 le nazioni esistenti). In questi 59 stati vive il 39% della popolazione mondiale.
Alcol
Le leggi contro la guida in stato di ebbrezza sono presenti invece in 89 Stati – 66% della popolazione mondiale. Il limite di tolleranza varia però da una nazione all’altra.
Sicurezza
Come è ovvio, in uno scontro tra un’automobile e una motocicletta, le probabilità di farsi male si alzano notevolmente per chi sta in sella alla moto, e la presenza di un casco protettivo è spesso il discrimine tra un ferimento e la morte. Al di là dell’effettivo rispetto delle norme, il casco per i motociclisti è obbligatorio in 90 Stati. (Il 77% della popolazione mondiale). Le cinture di sicurezza invece sono obbligatorie in 111 nazioni (69% della popolazione mondiale), mentre le protezioni per i bambini sono state adottate in 96 stati… ma quelli meno popolati, purtroppo: le norme interessano appena il 32% della popolazione.
Le statistiche sulle vittime
Al mondo il 59% delle vittime degli incidenti stradali hanno un età compresa tra i 15 e i 44 anni. Il 77% di loro sono uomini (che statisticamente guidano e si spostano di più). Ciclisti e pedoni assieme rappresentano il 27% delle vittime. Un dato che in alcune aree si alza addirittura al 75%: una percentuale che per l’OMS è evidentemente “la conseguenza di decenni di politiche di mobilità sbilanciate, a netto favore dei trasporti motorizzati”.
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