“Le città sostenibili“, di Andrea Poggio
Il nuovo libro del vicedirettore generale di Legambiente racconta la vicenda di tre cittadini italiani immaginari, che crescono insieme alle rispettive città, e scoprono i nuovi stili di vita sostenibili e l’opportunità di divenire “smart citizens”, imparando anche dai tanti esempi europei. Edizione Mondadori
04 April, 2013
Smart cities, smart citizens e nuovi stili di vita: “Le città sostenibili” ha le sembianze del romanzo metropolitano, raccontando le storie quotidiane di tre cittadini alle prese con i problemi ambientali delle città italiane e dei nostri stili di vita poco sostenibili. Tuttavia l’ultimo libro di Andrea Poggio è un saggio che racconta i cambiamenti possibili nei rapporti con l’ambiente che ci circonda e le nostre abitudini di consumo, per trasformare le nostre metropoli in “smart cities” e in “smart citizens” coloro che le abitano.
I tre cittadini immaginari, Giulia, Camillo e Paola, imparando dalle altre esperienze europee, riflettono sul futuro delle nostre città e su quali siano gli esempi virtuosi da applicare nella vita di ogni giorno, per uno sviluppo durevole e sostenibile, adattandosi soprattutto al cambiamento climatico in atto e alla crisi economica che sta trasformando le nostre vite.
"Perché è proprio nelle città - scrive Andrea Poggio – che è più facile trovare le condizioni, le opportunità, il capitale sociale e l'apertura mentale per innovare, facendo perno sulla nostra identità culturale. E per l'Italia, forse, questa è davvero l'occasione di un nuovo Rinascimento, di una nuova ricostruzione".
“Le città sostenibili” evidenzia la virtù della “resilienza”, ossia la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici della società e di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. Una capacità nuova nello scenario dell’ambientalismo italiano, che Poggio invita ad uscire dai vecchi schemi della contrapposizione frontale ed ad abbracciare le opportunità dei nuovi scenari, come l'economia green e la trasformazione dei cittadini e delle città. 
Invitando, ad esempio, a divenire consapevoli della nostra impronta di inquinamento – la “carbon footprint” – l’emissione di CO2 che ogni nostra azione di consumo ha sul sistema.
Non mancano quindi gli esempi concreti e già avvitai di “città sostenibili”, come Londra che dal 2011 ha affiancato il proprio piano di riduzione delle emissioni di gas serra con il “Managing Risks and Increasing Resiliente”, per mappare le responsabilità di governo e valutate le conseguenze sanitarie ed economiche dei cambiamenti climatici su mobilità, consumi energetici e gestione dei rifiuti. O Copenaghen, dove è in attuazione il Climate Plan del 2009, che prevede la riduzione dei gas serra del 20% entro il 2015 e del 100% entro il 2025.
O Rotterdam, che si propone come eccellenza internazionale nella gestione delle acque e delle tecnologie connesse, ed ha avviato la ristrutturazione dei quartieri del porto per renderli attrattivi alla residenza, alle imprese e agli enti di ricerca: per ridurre le emissioni di CO2 del 50% rispetto al 1990, entro il 2025. O Basilea, che lotta contro la calura estiva che ormai accomuna tante nazioni europee, incentivando i “tetti verdi”, previsti come obbligatori nel regolamento edilizio per tutte le nuove costruzioni dal 2002, e promossi con un sistema di incentivi economici. Si stima che già il 20% dei tetti sia stato messo a verde.
* Vicedirettore generale di Legambiente ONLUS, è responsabile delle campagne sugli stili di vita e del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente. Nel 1993 ha dato inizio al premio Comuni Ricicloni e alle giornate di volontariato Puliamo il mondo – Clean up the world per l’Italia. Nel 2001 ha organizzato il primo servizio italiano di car sharing a Milano e nel 2010 è stato tra i curatori della mostra “Green Life, costruire città sostenibili” alla Triennale di Milano. Giornalista, fondatore e direttore (sino al 1984) del mensile “La nuova ecologia”, è autore dei volumi “Vivi con stile” (2007), “Green Life, vita nelle città di domani” (2010), “Con Stile, cambio vita a Milano” (2012).