Il Pd: salviamo il trasporto pubblico facendo pagare di più i voli aerei
Una «tassa di scopo» da riscuotere su ogni biglietto - da La Stampa del 5.04.2013
05 April, 2013
La formula si è materializzata ieri mattina nelle redazioni dei giornali: «Tassa di scopo». Espressione che fa il paio con «tavolo tecnico» e rimanda alle difficoltà della politica di fronte a questioni che non tornano. In questo caso si tratta dei conti, ovviamente in rosso. Non quelli della sanità, ma del trasporto pubblico locale, gravato da un deficit di 120 milioni per garantire il fabbisogno del 2013. A evocare la tassa di scopo - proposta periodicamente su fronti diversi, dalle cave alle acque minerali, con obiettivi diversi - sono due parlamentari «democrat»: nel mirino, questa volta, è finito il traffico aereo. L’incipit del comunicato, a firma di Cristina Bargero e Massimo Fiorio, dice tutto: «Pd a Cota: ora una tassa di scopo sul traffico aereo per il trasporto pubblico locale».
di Alessandro Mondo
La finalità è chiara. A maggior ragione se è vero che il sistema del trasporto pubblico su ferro e su gomma, come ha avvertito il governatore, nel 2014 dovrà essere autosufficiente: cioè tenersi in piedi con la quota del finanziamento statale, quale che sia, senza aspettarsi contributi regionali. Da qui l’idea di individuare altre forme di entrata in aggiunta al Fondo statale - 485 milioni di euro riconosciuti al Piemonte per quest’anno - insufficiente alla bisogna. «Considerato che il trasporto pubblico locale prima di tutto un servizio di interesse generale, un principio più volte ribadito dalla stessa Unione Europea - premettono Bargero e Fiorio -, è necessario operare politiche che garantiscano l’assenza di discriminazioni a livello di prezzo e di accessibilità territoriale».
Tanto più che, osservano i proponenti, «altre Regioni, come il Lazio, l’Emilia Romagna e la Lombardia, hanno già applicato questa imposta riuscendo a recuperare risorse che potranno essere utilizzate per promuovere migliori standard di qualità». Da non trascurare la valenza ambientale dell’iniziativa: «La finalità dell’imposta mira a una compensazione dei danni provocati dalle emissioni inquinanti legate al trasporto aereo».
Vale anche per i piemontesi: «Molti cittadini stanno già subendo i pesanti disagi provocati dal traffico aereo di Malpensa senza usufruire delle compensazioni economiche di cui beneficiano i lombardi». Par di capire che la tassa verrebbeimposta alle compagnie aeree: le quali, presumibilmente si rifarebbero sui passeggeri aumentando il prezzo dei biglietti. Insomma: la trasposizione sul fronte aeroportuale del biglietto maggiorato dei mezzi pubblici, considerato nei giorni scorsi da Roberto Cota a carico dei turisti e subito accolto dalle proteste degli operatori del settore. Il dibattito è aperto.