Ilva di Taranto, settimana cruciale. Dal corteo anti inquinamento al referendum anti siderurgico
Domenica 7 aprile in migliaia hanno sfilato al corteo anti inquinamento e a sostegno della magistratura. Martedì 9 la Corte costituzionale si esprimerà sulla cosiddetta Legge Salva Ilva. Una decisione che peserà sul referendum consultivo del 14 aprile: verrà chiesto ai cittadini se sono favorevoli alla chiusura totale l’Ilva di Taranto o della sola area a caldo
08 April, 2013
Ilva: migliaia in corteo a Taranto. Protesta contro inquinamento e a sostegno della magistratura
Migliaia di cittadini hanno sfilato ieri a Taranto contro l’inquinamento. I partecipanti si sono radunati per partecipare al corteo organizzato dal 'Comitato 7 aprile', che riunisce una ventina di associazioni ambientaliste e semplici cittadini, per protestare contro l'inquinamento provocato dall'Ilva e a sostegno delle iniziative della magistratura. Corteo a sostegno in particolare per Patrizia Todisco, il giudice di Taranto che otto mesi fa dispose il sequestro dell’Ilva di Taranto. Questa la dichiarazione che Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink ha rilasciato alla Rai: “E’ comunemente nota come legge Salva Ilva ma questa legge in realtà ha valenza nazionale e serve a bloccare tutte le Procure italiane che volessero sequestrare impianti altamente inquinamenti in industrie a carattere strategico nazionale (centrali a carbone e così via). Quindi è un momento importantissimo perché Taranto rappresenta tutta l’Italia”.
Ilva: medici a corteo, situazione grave. "Ogni giorno una diagnosi di tumore"
Il corteo è stato aperto da uno striscione sostenuto da un numeroso gruppo di camici bianchi, medici che quotidianamente affrontano le patologie generate dalle emissioni nocive. "La situazione e' drammatica. Non c'è giorno in cui non faccio una diagnosi di tumore". Così Gennaro Viesti, primario pneumologo di una casa di cura lancia l'allarme per tutte le malattie respiratorie. La situazione drammatica è confermata anche da una radiologa del presidio onco-ematologico dell'ospedale Moscati: "C'è un oceano di persone che ha bisogno di cure. Sono qui per testimoniare la situazione particolarmente grave che viviamo a Taranto. È in corso un incremento pauroso di tumori e un aumento di tutte quelle malattie respiratorie collegate all'inquinamento ambientale”. Molto preoccupato anche un biologo che opera in un territorio adiacente al capoluogo Taranto: “Il comune di Statte è altamente compromesso dall’insediamento industriale. Ogni giorno mi rendo conto che i pazienti con patologie tumorale aumentano sempre di più, e forse ancora più preoccupante, è che si abbassa sempre di più l’età dell’insorgenza di queste patologie.
Suoli inquinati
Nel frattempo poiché i suoli del cimitero sono stati fortemente contaminati, si è dato lo stop, in attesa delle speciali mascherine, alle sepolture dirette nella terra, l'inquinamento dei suoli del cimitero San Brunone, a ridosso dello stabilimento Ilva, impedisce da giorni le nuove sepolture perchè i necrofori che devono scavare il terreno, non hanno a disposizione le speciali mascherine con filtri prescritte dal medico del lavoro. Per questo tre salme sono ospitate nelle celle frigorifere del cimitero. Proprio nel quartiere Tamburi, da tempo ai bambini e' vietato di giocare nelle aree verdi non pavimentate.
Dalla Pronuncia della Consulta al referendum consultivo
Il 9 aprile la manifestazione continuerà a Roma davanti a Montecitorio. Nella stessa giornata probabilmente la Consulta si pronuncerà sulla legittimità costituzionale del decreto salva Ilva e della relativa legge di conversione. Una decisione che peserà sul referendum del 14 aprile prossimo con cui i tarantini saranno chiamati ad esprimersi sulla chiusura totale del siderurgico o della sola area a caldo. Il parere popolare seppur non legalmente non vincolante avrebbe comunque in peso politico rilevante poiché Taranto ha assunto da un paio d’anni rilevanza nazionale.
RASSEGNA STAMPA:
La settimana (cruciale) che attende l’Ilva di Taranto di Federico Pirro per il Centro Studi Confindustria Puglia
Taranto, cimitero fermo per inquinamento: “Vietato seppellire i morti a Tamburi” di Francesco Casula del Fattoquotidiano.it del 08 aprile 2012