Domeniche a piedi, i milanesi dicono sì
Pisapia boccia il referendum. Sondaggio del Comune: 63,6% favorevoli allo stop - da la Repubblica del 15.04.2013
16 April, 2013
AREA C, domeniche senza auto, nuova — seppur piccola — linea del metrò? Provvedimenti che ai milanesi, nell’insieme, piacciono, tanto da far giudicare a più di sette persone su dieci che a Milano «la qualità della vita è buona». Una boccata d’ossigeno per Palazzo Marino dopo le polemiche di queste settimane, se non di questi mesi, sulle politiche per l’ambiente e per la mobilità adottate dalla giunta arancione. A confortare il sindaco Giuliano Pisapia e la sua maggioranza è una ricerca di mercato commissionata alla società Emg che ha svolto un sondaggio, tra il 3 e il 5 aprile, su un campione di 1.100 milanesi sopra i diciotto anni.
I dati sono netti: per il 58,5 per cento degli intervistati la congestion charge nei Bastioni merita una valutazione «abbastanza o molto positiva». Va ancor meglio per le “DomenicheAspasso”: a promuoverle è il 63,6 del campione. Un risultato da cui parte, il sindaco, per mettere un punto alle polemiche: «Su Area C e sulle domeniche a piedi il referendum c’è già stato alle scorse elezioni, quando il consenso verso il centrosinistra è addirittura aumentato, e anche questo sondaggio conferma il dato» commentava ieri Pisapia.
Concedendo: «Se poi i cittadini ci dovessero dire che stiamo sbagliando, noi — o chi per noi in futuro — modificheremo i provvedimenti. Ma per adesso non mi pare sia il caso». Parole che legge positivamente l’assessore al Benessere e al tempo libero Chiara Bisconti, che delle domeniche a piedi ha la responsabilità, e che si era detta favorevole a un confronto sullo stop alle auto, viste le polemiche avviate dal tweet critico di Fabio Fazio. Spiega la stessa Bisconti, di ritorno da una “visita di studio” a Venezia dove ieri tra l’altro c’era il blocco delle barche a motore su alcuni canali: «A maggior ragione se, come emerge dal sondaggio, i milanesi apprezzano questo provvedimento, allora è utile una forma di confronto, non un referendum, per valutare miglioramenti ». Il dibattito lo chiede anche Carlo Monguzzi, il consigliere comunale del Pd che per primo aveva lanciato l’idea del referendum: «Resto convinto che serva un momento di ascolto dei cittadini, attraverso i consigli di zona, i circoli Acli, le Arci: se non altro per risolvere questioni aperte come la difficoltà, in periferia, di godere delle domeniche a piedi senza un maggior potenziamento dei mezzi pubblici».
La ricerca (decisa e messa a bilancio mesi fa) è la prima di due, per una spesa totale di 24.200 euro: la seconda potrebbe essere su Expo. Emergono come dati dominanti la conoscenza molto alta dei provvedimenti in questione, sempre intorno al 90 per cento, e l’utilizzo prevalente dei mezzi pubblici, scelti dal 66,7 per cento dei milanesi. Nel dettaglio: Area C è giudicata
«abbastanza positiva» dal 42,8 per cento del campione e «molto positiva» per il 15,7, mentre il 19,5 la trova «abbastanza negativa » e il 16,2 «molto negativa» (e il 5,8 non si esprime). Più netto il
gradimento per le domeniche a piedi: il 23,2 per cento le valuta «molto positivamente», il 40,4 «abbastanza positivamente» e solo l’1,1 per cento non dà un giudizio. Totale del risultato: un milanese
su due dà un voto tra il 6 e il 7 alla qualità della vita a Milano, poco più di due su dieci danno un voto tra l’8 e il 10. Critico il consigliere del Pdl Riccardo De Corato: «È un sondaggio domestico, la risposta a chi, nello stesso schieramento del sindaco, ha contestato domeniche a piedi e Area C». Replica della Bisconti: «La rilevazione è stata svolta prima delle polemiche: o siamo come Nostradamus o De Corato non sa quello che dice».