"Recepito l’esito del referendum del 2011". Torino aumenta la tariffa dell'acqua
La tariffa passa da 1,42 €/m³ a 1,53 €/m³. Per salvaguardare le famiglie con redditi più bassi il parametro ISEE sale da 9.500 a 12.000 euro. Ronco: "Recepito l’esito del referendum che stabiliva l’eliminazione della remunerazione del capitale"
16 April, 2013
"La nuova tariffa dell’acqua recepisce l’esito del referendum del 2011, che stabiliva l’eliminazione della remunerazione del capitale investito dal prezzo. Questo significa che a un totale di 323 milioni di euro di ricavi di SMAT previsti per il 2013 si devono defalcare 16 milioni di euro”. L’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco, che ha presieduto la conferenza dell’ATO Acque del Torinese svoltasi nell’Aula del Consiglio provinciale di Torino, illustra così le decisioni prese dall’assemblea.
Tra le più importanti, per salvaguardare le famiglie con redditi più bassi, la scelta di portare il parametro ISEE da 9.500 a 12.000 euro, mantenendo le riduzioni di 30 euro all’anno per nuclei familiari da 1 a 3 persone e di 45 euro all’anno per quelli maggiori di 3 persone. “In questo modo -prosegue Ronco- le bollette per le famiglie meno abbienti diminuiscono. L’ATO 3 ha inteso salvaguardare, in questo momento di crisi, i soggetti più deboli economicamente, senza con questo interrompere gli investimenti, soprattutto quelli sui depuratori, la cui efficienza è indispensabile per preservare l’ambiente e per evitare le sanzioni europee”.
La nuova tariffa per il sistema idrico (acquedotto, fognatura e depurazione) passa da 1,4232 €/m³ a 1,5373 €/m³. E’ stata calcolata con un nuovo metodo stabilito dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG), che prevede l’inclusione nella tariffa dei costi relativi alle opere realizzate negli anni dai Comuni e utilizzate da SMAT. Tali costi, prima non considerati, contribuiscono alla creazione di un fondo per gli investimenti previsti per i prossimi 3 anni, che l’ATO quantifica in 270 milioni di euro. Inoltre, la nuova tariffa tiene conto dell’inflazione, calcolata dall’AEEG per il 2013 in circa il 3%. “Tuttavia -conclude Ronco- per calmierare al massimo gli aumenti sono stati ridotti al minimo tutti gli elementi discrezionali della tariffa”.