Le Sentinelle dei rifiuti al mercato di corso Taranto
Proseguono le ricognizioni delle Sentinelle dei rifiuti. Il video e le impressioni dopo la visita al mercato di Corso Taranto
19 April, 2013
Le sentinelle dei rifiuti continuano l’inchiesta sulla qualità della raccolta differenziata nei mercati di Torino. La tappa di oggi è il mercato di corso Taranto in zona Regio Parco, circoscrizione 6.
Il mercato rionale sperimentale di corso Taranto è stato inaugurato nel 2007 e sostituisce quello di Largo Gottardo. Nelle intenzioni del Comune doveva attrarre anche gli abitanti di Settimo e San Mauro, ma di gente in giro se ne vede poca. Lo stesso vale per i banchi degli ambulanti. Sotto la lunga tettoia che copre il plateatico (costata poco più di 2 milioni di euro) quasi un terzo dello spazio disponibile è vuoto. Per quanto poco girino gli affari vengono comunque prodotti rifiuti.
L’organizzazione del loro conferimento e della raccolta è la stessa che è stata riscontrata negli altri mercati. I banchi di ortofrutta hanno a disposizione i bidoni marroni dell’organico. Non sembra che ce ne sia uno per ogni banco, ma dopo una prima ricognizione pare che i volumi di scarti alimentari non siano tali da richiedere un potenziamento di questo servizio. Quello che è certo è che questi bidoni vengono usati male, non perché vi siano gettate frazioni estranee come avviene in altri mercati ma perché sono sostanzialmente vuoti. Il grosso dell’organico finisce per terra oppure viene riposto nelle cassette.
In questo modo anche la raccolta differenziata delle cassette di legno, plastica e cartone viene compromessa. Nel mercato di corso Taranto non è presente una zona di raccolta unica, ogni ambulante accatasta le cassette dietro il proprio banco. Così si possono notare mucchi di plateau di ogni tipo, senza alcuna divisione per materiale, e soprattutto con molti scarti alimentari ancora all’interno.
Ai banchi extra alimentari Amiat distribuisce ogni mattina i soliti sacchi grigi trasparenti. Anche in questo caso non viene effettuata nessuna raccolta differenziata. In questi sacchi abbiamo potuto vedere cartoni portauova, bottiglie di plastica, imballaggi di polistirolo e persino alcune uova rotte.
A fine mercato l’eccezione che, se non conferma la regola, fa capire come potrebbe funzionare la raccolta differenziata. Un ambulante parte col furgone. Al centro della sua postazione resta un solo sacco trasparente, chiuso alla perfezione con un nastro adesivo. Il contenuto è solo carta di giornale. Un caso abbastanza unico, anche per quello che le sentinelle hanno potuto vedere in altri mercati della città.
Anche in corso Taranto gli ambulanti intervistati sostengono che la differenziata si possa migliorare. In molti si dicono disponibili a separare almeno carta e plastica. Ma le resistenze sono evidenti, soprattutto a causa delle tariffe in costante aumento. Qualcuno propone una specie di compromesso con il Comune: una maggiore attenzione degli ambulanti nella raccolta in cambio di sconti da valutare in base alla qualità della differenziata. Una strada ritenuta percorribile soprattutto dai più giovani. Ma chi fa il mercato da qualche decennio continua rassegnato a smontare il banco.