Expo 2015: per Comitato Navigli e Italia Nostra la Via d’Acqua “non s’à da fare”
Secondo le due associazioni il “nuovo secondario Villoresi”, tra i principali progetti urbanistici per Expo 2015, già ridimensionato, sarebbe un’opera costosissima, di dubbia utilità e notevolmente impattante sui parchi di Milano nord-ovest. Indetta una manifestazione di protesta contro l'opera a Milano, domenica 5 maggio
29 April, 2013
Il Comitato Navigli Milano e Italia Nostra stanno promuovendo le loro argomentazioni contro il progetto “Via d’Acqua” di Expo 2015, che comprende la riqualificazione della Darsena, ma soprattutto il nuovo canale navigabile, che dovrebbe collegare il centro città al sito Expo (limitrofo alla Fiera Milano, nei comuni di Rho e Pero) partendo dalla Darsena cittadina, passando per più parchi e affiancato da percorsi ciclopedonali.
Secondo le due associazioni il progetto sarebbe solo un “prodotto della crisi economica”, non una grande opera, né avrà davvero quella funzione di via navigabile che viene promossa con eccessiva suggestione. Soprattutto sarebbero esorbitanti i costi, 89 milioni di euro, e non sostenibile l’impatto ambientale che andrebbe a rovinare l’equilibrio delle zone verdi di Milano nord-ovest: parco Pertini Galllaratese, parco di Trenno, Boscoincittà e Parco delle Cave.
Ancor più nettamente, secondo Italia Nostra, sarebbe tramontata da tempo la possibilità di realizzare un canale davvero navigabile, per la forte pendenza del territorio tra il Canale Villoresi e il Naviglio Grande, e l’utilità dell'opera resterebbe così confinata alla funzione secondaria e temporanea di alimentazione idrica dell’area Expo e di relativo scolo, oltre ad altre funzioni paesaggistiche e irrigue ma di dubbia valenza.