Trasporti, la Regione riduce i tagli ma sullo sfondo c’è l’aumento tariffe
Il nuovo piano è ufficiale: alla fine ci saranno solo 60 milioni in meno del 2012 - da La Repubblica del 01.95.2013
02 May, 2013
Maria Chiara Giacosa
ADESSO E' nero su bianco il piano di tagli della Regione per la rete di trasporto, ferroviario e degli autobus. E comuni e aziende tirano un sospiro di sollievo. Lo stop paventato di un treno su due e di un autobus su tre, che ha scatenato nelle scorse settimane la protesta di sindaci e aziende di trasporto, è almeno per ora scongiurato. Grazie ai 30 milioni che l'assessore al bilancio Gilberto Pichetto ha aggiunto ai 485 previsti in un primo tempo riducendo il taglio a 90 milioni. E grazie a un gioco contabile che ha spostato sul debito pregresso (che si affronterà nei prossimi anni) altri 30 milioni di euro, maturati nel primo semestre di quest'anno. In questo modo, per il 2013, mancherebbero solo più 60 milioni: 40 da tagliare a Trenitalia e 20 sui fondi per Comuni e Province, che hanno i contratti con le aziende.
Ieri c'è stata una serie di riunioni fiume, prima con gli enti locali e poi con le aziende, che è
servita per presentare quello che secondo l'assessore ai trasporti Barbara Bonino è «un buon compromesso tra l'esigenza di risparmiare e quella di garantire la mobilità dei cittadini. Abbiamo elaborato un piano, con l'aiuto del Politecnico che tiene conto di parametri oggettivi del rapporto tra ricavi e
costi».
I numeri. Il taglio generale è del 6,25 per cento. Le Province avranno 5 milioni di euro in meno. Le più penalizzate saranno Biella, 1,7 milioni in meno, e Alessandria 3 milioni in meno. Il presidente Antonio Saitta esprime, per ora, «cauta soddisfazione, anche se aspetto un
chiarimento politico. Rilevo intanto - sottolinea - che abbiamo avuto ragione a scatenare le proteste». Dovranno fare i conti con meno risorse anche Torino e l'area extra urbana: qui il taglio è del 6,45 per cento, poco più di 13 milioni di euro. Gli altri comuni piemontesi avranno poi complessivamente 2 milioni
di euro in meno e dovranno avvicinarsi agli obiettivi di legge che impongono, in teoria, che il 35 per cento del costo del servizio sia coperto da tariffa.
Risolta la partita degli autobus resta aperta, e tutta in salita, quella dei treni. L'assessore Bonino ha 40 milioni in meno dell'anno scorso per pagare Trenitalia. «Ridiscuteremo il contratto alla luce dei maggiori incassi che Fs ha ottenuto con l'aumento delle tariffe e dei passeggeri ». Un surplus che la Regione valuta in 25 milioni di euro. Il resto si racimolerà con risparmi e taglio di servizi a macchia di leopardo: le linee Novara-Varallo, la Biella-Milano, gli orari ridotti della domenica anticipati al sabato, con meno treni ad agosto e dicembre. Sullo sfondo resta l'aumento delle tariffe, che ora sembra più realistico. Se era difficile, e impopolare, pensare di aumentare il prezzo delle corse, mentre se ne sopprimeva il 50 per cento, diventa più sostenibile farlo ora, a fronte di tagli decisamente ridimensionati.