Una domenica a piedi quanti automobilisti ferma?
Su Milano le stime Amat (Agenzia mobilità ambiente e territorio): tra le ore 10 e 18, sono 780mila gli spostamenti a motore in una domenica con le auto; 220mila, sempre tra le 10 e le 18, in una domenica "a spasso"
Grazie alla cortesia di Amat Milano e in particolare di Luca Tosi, la redazione di Eco dalle Città ha i primi elementi di stima statistica per valutare ipotesi e per valutare l'incidenza effettiva dei provvedimenti domenicali sul traffico automobilistico cittadino.
Premessa: quelli che Amat considera come spostamenti di veicoli a motore sono mediamente 2,5 milioni nei giorni feriali nella città di Milano, nell'arco delle 24 ore.
La domenica tali spostamenti complessivi diventano 1,7 milioni.
La domenica avvengono, tra le ore 10 e 18, il 45% degli spostamenti complessivi della giornata. In una domenica "normale", quindi, ossia con le auto, in tale fascia oraria si registrerebbero mediamente 780mila spostamenti.
In una "DomenicAspasso", invece, di spostamenti a motore tra le ore 10 e 18 ce ne sarebbero 220mila. Questa cifra di 220mila spostamenti a motore in una domenica con blocco del traffico può sembrare molto, alta ma bisogna tener presente che - per Amat - comprende i viaggi di autobus, tram e taxi, oltre a chi ha il permesso e a chi non rispetta il blocco. Quindi, 560mila spostamenti in meno.
Per "spostamento" si intende un viaggio con una partenza e un arrivo. Quasi sempre, quindi, di spostamenti se ne fanno almeno due, una andata e un ritorno. Il tasso di occupazione dei veicoli nei giorni feriali è di 1,2 (1,2 persone per veicolo). Nei giorni domenicali potrebbe essere più alto (1,5?), ma questo non è stato stimato.
Concludendo: se il traffico diminuisce del 70% circa (cioè 560mila spostamenti in meno, nella fascia oraria 10-18, in una DomenicAspasso, rispetto ad una domenica "normale"), se il tasso di occupazione dei veicoli la domenica è più alto dell'1,2%, ma se gran parte degli spostamenti sono costituiti da un'andata e un ritorno, si può ipotizzare che le persone coinvolte dai "blocchi" domenicali possano corrispondere al numero degli spostamenti, ossia circa 560mila.
Ma 560 mila su quanti? In base all'esperienza di Amat, bisogna prendere in considerazione buona parte dell'area metropolitana, quindi almeno 2 milioni di persone.