Sentinelle dei rifiuti: lotta agli sprechi e alle inefficienze, una missione possibile | Intervista a Lorenzo Marinone
Un gruppo di giovani under 30 ha dato vita al progetto “Sentinelle dei rifiuti”, per scovare le criticità nella produzione e raccolta dei rifiuti e per coinvolgere il territorio nella loro riduzione e nel miglioramento delle pratiche. Un modo per cercare di contenere gli sprechi, migliorare la qualità ambientale e ridurre i costi di raccolta e smaltimento a carico dei cittadini
31 May, 2013
L’avvio dell’attività del termovalorizzatore del Gerbido riporta in primissimo piano una questione di stringente attualità: la produzione e gestione dei rifiuti. Un discorso che inestricabilmente si lega alla (in)sostenibilità dell'attuale modello di consumo. Su queste promesse sono entrate in azione le “Sentinelle dei rifiuti”, un gruppo di giovani che ha deciso di impegnarsi in prima persona per monitorare lo stato dell'arte del “sistema rifiuti” nel contesto torinese, metterne in evidenza le luci e le ombre, sensibilizzare e coinvolgere cittadini e istituzioni. Ci spiega meglio lo spirito del progetto Lorenzo Marinone, uno dei giovani volontari.
Innanzitutto, cosa sono le“Sentinelle dei rifiuti”?
Il progetto delle “Sentinelle” è nato con un duplice proposito: da un lato, la caccia agli eventuali sprechi ed errori nel conferimento e nella raccolta dei rifiuti, attraverso il monitoraggio e l’inchiesta, dall’altro, l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini per una maggior diffusione della cultura della differenziazione dei rifiuti e delle sue corrette pratiche, grazie al coinvolgimento attivo e l'organizzazione di iniziative sul territorio.
Quindi un approccio su più livelli?
Crediamo che sia l'unica via: verificare l'esistenza di disservizi nella raccolta gestita dai vari soggetti pubblici e privati a cui è affidato questo compito, indagandone le ragioni, ma nel contempo cercare anche di intervenire là dove lo scarto tra gli strumenti messi a disposizione e l'effettivo risultato in termini di percentuale di rifiuti differenziati è ampio.
Chi sono le “Sentinelle dei rifiuti”?
Siamo un gruppo di giovani tra i 20 e i 28 anni, perlopiù studenti universitari, che ha deciso di dedicare un po' del proprio tempo per cercare di fare qualcosa per la qualità della vita della nostra città. Abbiamo ottenuto un finanziamento da Comune e Compagnia di San Paolo, ma speriamo di poter crescere e che altri sostenitori e volontari si uniscano a noi. Pensiamo che per poter avere una visione d'insieme sia fondamentale il contributo di molteplici punti di vista, dalle associazioni alle Circoscrizioni, gruppi del territorio e privati cittadini volenterosi.
Come è nata l'idea del progetto?
L'input è stato l’avvio del termovalorizzatore del Gerbido, un punto di svolta significativo nella gestione del ciclo dei rifiuti di Torino. In provincia ogni anno si producono 510 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, una tipologia interamente destinata all’inceneritore. Il fatto è che il Gerbido ha una capacità annua, a regime, di 421 mila tonnellate; c’è un disavanzo di circa 90 mila tonnellate, metà delle quali prodotte da Torino città.
E allora che fare?
La domanda cruciale è proprio questa, che fine farà, nel lungo periodo, questo surplus di rifiuti? Secondo noi le soluzioni virtuose potrebbero essere due: ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati, da un lato, e aumentare la raccolta differenziata, attualmente al 42% in città, dall'altro.
Sembra più facile a dirsi che a farsi, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui la preoccupazione principale delle famiglie è la crisi economica...
Il punto è proprio questo: la riduzione dei rifiuti indifferenziati produrrebbe molteplici benefici per la collettività. Un evidente miglioramento della qualità ambientale, certo, che significa anche più salute e minori spese per le cure mediche; si pensi alle patologie da inquinamento. Ma il vantaggio della riduzione sarebbe anche economico: i rifiuti sono un costo per tutti. Il Comune spende 27 milioni di euro l’anno solo per lo smaltimento; grazie a una differenziata più efficiente il risparmio di risorse sarebbe significativo. E inoltre si potrebbero mettere in moto processi virtuosi contro lo spreco alimentare; un’opportunità concreta per le famiglie. Sembra una missione ambiziosa, ma in realtà sarebbe facilmente raggiungibile con un piccolo sforzo da parte di tutti.
Le Sentinelle hanno iniziato un monitoraggio della raccolta dei rifiuti in alcuni mercati cittadini; quali sono le vostre prossime azioni?
Venerdì 7 giugno l'appuntamento è a partire dalle 18,30 a San Salvario, in piazza Madama e dintorni, per incontrare i residenti e le associazioni, presentare il progetto e coinvolgere tutti coloro che abbiano a cuore il destino della città. Un invito che ovviamente è aperto a chiunque voglia unirsi a noi.