Tutti in coda per il pranzo degli avanzi
Anche il ministro e l’assessore a tavola con i tremila di piazza Vittorio - da La Repubblica del 03.06.2013
03 June, 2013
Diego Longhin
Tutti in fila in piazza Vittorio per il primo megapranzo degli avanzi, dove si sono sfornate oltre tre mila porzioni di tortino e caponata, vino e acqua compresi. I torinesi hanno apprezzato, così come il ministro all’Ambiente Andrea Orlando che, insieme all’assessore Enzo Lavolta, ha mangiato e partecipato all’iniziativa inserita negli Smart City Days.
Un intero rettangolo della piazza allestito con tavoli, panche e un palco: di scena la
Costituzione della Repubblica, articolo per articolo, narrata e spiegata da diversi interlocutori, come don Ciotti, oppure Andrea Segré, in occasione della Festa della Repubblica. Nel ruolo di mattatore e conduttore Patrizio Roversi. E dal palco il ministro all’Ambiente, Orlando, ha indicato le sue priorità: una legge sul consumo del suolo, per evitare nuova cementificazione e riutilizzare l’esistente, una sull’acqua pubblica e un giro di vite sui reati ambientali. «Le iniziative come quelle di oggi — ha aggiunto il ministro — vanno sostenute — la società cambia, si rivoluziona, modificando anche il modo di consumare, cucinare e mangiare ». Sul palco, insieme ad Orlando, è intervenuto anche don Ciotti, che incalzato sull’abbigliamento poco adatto alla temperatura rovente si lascia andare anche ad una battuta: «Porto il maglioncino da 50 anni, prima di tanti altri che lo portano in questo momento ». Ma poi il discorso si fa serio. Apprezza l’iniziativa del Comune, ma lancia un monito: «La solidarietà deve far parte della nostra vita, però non diventi un alibi per coprire i vuoti della politica e dei diritti. Anche per la Chiesa non si può dividere la carità dalla giustizia. E prima dei diritti ci sta la
dignità umana. Chi fa fatica oggi chiede lavoro, politiche sociali e casa».
Soddisfatti gli organizzatori, Risteco in testa, insieme alla Città e alla Fondazione
Smart City. È la prima volta che si tiene un evento del genere in Italia. Due italiani su tre (65%) hanno ridotto o annullato lo spreco di cibo per effetto della crisi secondo un’analisi
realizzata da Coldiretti-Swg. E si stima che finisca nel bidone della spazzatura ancora il 25% di quello che viene acquistato tutti i giorni. Per l’assessore Lavolta è stata «una
bella giornata, una bella iniziativa, quasi a costo zero grazie agli interventi degli sponsor. Ed è stata anche l’occasione per dimostrare che cambiando le abitudini si può
creare una nuova economia e che la città si può vivere in maniera differente. Questo è stato il filo conduttore degli Smart City Days». Il weekend precedente con il Bike Pride, ora con il pranzo degli avanzi, ribattezzato “ Eating City”. La soddisfazione di Lavolta deriva anche da come reagisce Torino a questi tipi di appuntamento: «È la dimostrazione che quando il Comune prova a stimolare salti culturali su temi importanti, come la mobilità, come i consumi e il cibo, i cittadini rispondono a queste sollecitazioni. Abbiamo un terreno fertile per impostare nuove politiche per trasformare Torino in una Smart City».