A Torino ogni giorno duemila sanzioni per chi è al volante
Nei mesi di marzo e aprile le multe staccate dagli ausiliari Gtt hanno superato quelle dei vigili: il personale di via Bologna è impegnato in mille diverse attività oltre al sanzionamento. Metà del ricavato dei verbali viene investito in sicurezza - da La Stampa del 05.06.2013
05 June, 2013
Emanuela Minucci
Ci sarà pure la crisi, i torinesi si muoveranno sempre più in bici, e l’aumento del costo delle strisce blu avrà anche reso semideserti i parcheggi in centro. Ma c’è un vizio cui i torinesi non sanno rinunciare: prendere multe. Ne prendono un po’ meno - sono calate di oltre il 15 per cento rispetto all’anno scorso - ma il numero resta sproporzionato rispetto al calo della mobilità su quattro ruote.
Il record alle strisce blu
C’è un numero al comando dei vigili di via Bologna che parla più di ogni commento: fra il 1° marzo e il 30 aprile i torinesi hanno preso ben 130.809 multe. Così suddivisi: addetti Gtt (divieti di sosta all’interno delle strisce blu) 45.813, verbali staccati dai vigili urbani 38.689, varchi Ztl 40.893, autovelox fisso di corso Regina Margherita 5.414 (ormai tutti dovrebbero sapere che c’è, ma evidentemente non è così). Nello stesso identico periodo (sempre marzo e aprile) il totale era 157.224. È passato un anno, i mezzi pubblici segnano un più 20 per cento, mentre la mobilità a due ruote è fortissima (ma non quantificabile) nonostante ciò, in soli 60 giorni i torinesi hanno preso oltre 130 mila multe.
E l’etilometro va
I vigili di Torino hanno intensificato l’attività di contrasto ad altri fenomeni. I controlli con etilometro aumentano: nel 2012 i civich hanno svolto 331 servizi contro i 222 del 2011, fermando 6.677 veicoli contro i 4.017 dell’anno precedente. E adesso, in estate, aumenteranno sia i controlli anti-alcool sia le riprese con la videocamera per la sosta selvaggia in terra di movida.
Vita dura per i furbetti
Se siete abituati a nascondere le multe nel cassetto e poi dimenticarvene, fate attenzione: oggi è ancora più pericoloso. Oltre a rischiare di entrare nel mirino delle società di riscossione, con tanto di ganasce fiscali, fermi amministrativi e ipoteche quando sarà il momento dovrete pagare di più. Molto di più. Il dieci per cento ogni sei mesi di ritardo. Non molto, se si pensa ai 38 euro della sanzione per divieto di sosta; ben di più per chi parcheggia nelle aree pedonali, dove il codice impone pene ben più severe, 115 euro. La manovra nasce per invogliare i torinesi a pagare secondo i tempi i verbali e dissuadere coloro che pensano di non pagare, contando sul fatto che prima o poi arriverà un condono o una sanatoria, o che le società di riscossione si stanchino di dargli la caccia. E punta a far leva sulle tasche dei torinesi: chi non rispetta le scadenze pagherà di più. In generale, il 60 per cento dei torinesi pizzicati dai civich o dagli ausiliari paga subito o quasi: quando trova il verbale sul parabrezza dell’auto o quando riceve la multa a domicilio. Negli ultimi anni siamo diventati più scrupolosi: tempo fa solo la metà dei multati si metteva in regola in tempi rapidi.
Il ricavato in sicurezza
Torino (insieme con Milano che in realtà è arrivata prima) ha deciso con una delibera di giunta di reinvestire la metà del ricavato delle multe in infrastrutture per la sicurezza: come per esempio attraversamenti e strisce pedonali meglio illuminati. Nel 2012 Palazzo Civico ha staccato poco meno di un milione di verbalie incassato circa 30 milioni di euro.