Numeri più che positivi quelli offerti dalle presenze del pubblico alle iniziative proposte dagli Smart City Days: un totale di 164mila presenze, ottenuto sommando le diverse quantità dichiarate dagli organizzatori delle circa 50 iniziative spalmate sui 17 giorni del programma. Se il record è stato raggiunto, a pari merito, dal Bike Pride e da Flor 13, con 30mila presenze ciascuno, anche i 15mila di CinemAmbiente e i tremila riciclatori di cibo di Eating City (oltre cento volontari, 6 quintali di cibo recuperato) rappresentano un ottimo traguardo. Così come i duemila ragazzi che hanno visitato il Museo A come Ambiente il 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, o i 1800 mattinieri che hanno corso la Brooks 5.30, immersi in una città addormentata; o ancora i 1550 babyrunners che domenica 9 giugno hanno corso in città con traguardo in piazza Vittorio.

Convegni, mostre, gare sportive, talk show, rassegne, e molto altro: con il sostegno della Compagnia di San Paolo e di Iren Energia, gli Smart City Days hanno offerto ai cittadini un’idea di sviluppo sostenibile e attento all’ambiente, un modo di vivere la città meno dispendioso dal punto di vista energetico e quindi anche più economico.

“Si è fortemente radicata in città una nuova sensibilità ambientale e molte persone hanno intrapreso un modello di consumi e di vita meno dispendioso in termini di risorse – ha affermato l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta -. Sono buone pratiche da diffondere, perché grazie a questo modelli di vita l’ambiente urbano sarà sempre più pulito e i costi energetici delle famiglie sempre più bassi. Alla formazione di una coscienza smnart nei cittadini occorre però affiancare uno sviluppo sostenibile dei servizi al cittadino: trasporti a impatto zero delle merci, parco bus ecologico, teleriscaldamento, agricoltura urbana sono alcuni dei progetti sui quali ci stiamo muovendo. E più servizi innovativi, grazie alle nuove tecnologie: Torino si è trasformata in un living lab, un laboratorio aperto alle aziende che investono in innovazione, come è avvenuto in piazza San Carlo e al Parco Dora. Questa è la Smart City che vogliamo costruire, accogliendo le nuove idee per il futuro e operando una positiva contaminazione tra i cittadini per ampliare la diffusione delle buone pratiche”.

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