Meno zanzare. “Miracolo a Milano” quest’anno?
La sensazione dei milanesi è che quest’estate le zanzare non siano un flagello come gli anni scorsi. Certamente ha giocato il freddo di maggio, ma è cambiato qualcosa nella strategia utilizzata dal Comune? Tigre e Culex sono battibili e sarà mai possibile un Expo senza zanzare? L’Ufficio Disinfestazioni rivendica il merito dell’Ordinanza 2013: “Abbiamo usato tutte le armi possibili"
05 July, 2013
Milano, estate 2013. E’ diffusa la sensazione che quest’anno di zanzare ce ne siano assai meno, soprattutto che le prime si siano viste tardi rispetto agli anni precedenti (ormai, complice il riscaldamento climatico, le zanzare erano una costante da maggio a ottobre) e che fossero anche piuttosto addormentate.
Ne abbiamo parlato con l’Ufficio Disinfestazione del Settore Politiche Ambientali del Comune di Milano, per scoprire che in effetti qualche novità rispetto gli anni scorsi c’è.
Innanzitutto hanno inciso le eccezionali condizioni climatiche di mesi come maggio, più che la pioggia, il freddo e il vento, che sono letali per le zanzare. Alla data del 21 giugno eravamo ancora in primavera, per quanto riguarda il tempo, e purtroppo questo ha avuto anche conseguenze negative sull’agricoltura, ma ha contribuito ad impedire la riproduzione delle zanzare. Quelle che si sono viste erano le “svernanti” dello scorso anno, rifugiatesi nelle case e negli androni, sopravvissute ma molto più deboli e meno fastidiose.
Ma il Comune ha davvero adottato delle misure più efficaci?
Per la prima volta abbiamo fatto davvero tutto il possibile nella lotta integrata alle zanzare, una piccola rivoluzione, basta leggere l’Ordinanza Sindacale emessa il 24 maggio (allegata). Il discorso vale soprattutto per la zanzara comune, la Culex, che quest’anno siamo riusciti a contrastare. E’ diversa la lotta alla "Aedes Albopictus" (la zanzara tigre): si diffonde di più nella vera estate ed è attiva durante il giorno, dobbiamo ancora verificare se il calo della "tigre" sarà simile.
Quali sono le tappe e gli strumenti di una buona disinfestazione?
Innanzitutto l’operare in modo preventivo e allargato con gli interventi di lotta larvicida: si può colpire circa il 90% delle larve delle zanzare, mentre nella lotta sugli esemplari adulti ottenere buoni risultati significa attestarsi su un 20-30%. La lotta larvicida quest’anno ha interessato circa 135mila tombini (strade, edifici comunali e cimiteri), con 7 cicli di interventi, durante i quali viene introdotta in ogni tombino un larvicida a basso impatto ambientale. Questa disinfestazione è partita in primavera e il termine è previsto per il 25 ottobre. Da giugno ad agosto, inoltre, si utilizza un altro tipo di prodotto larvicida, sempre a minore impatto ambientale (una pastiglia è sufficiente fino a 50 litri d’acqua), per effettuare la lotta larvicida contro le zanzare delle risaie, distribuendolo con l’utilizzo di piccoli elicotteri.
Anche i singoli cittadini possono contribuire alla disinfestazione di bacini d’acqua, arbusti, locali umidi?
Sì, nelle Farmacie comunali si può acquistare l’insetticida biologico Bacillus Thurigiensis Israelensis: 10 compresse a 4,40 euro a confezione. Considerato che il ciclo di sviluppo biologico delle zanzare, da uovo a insetto adulto, dura in media tra gli 8 e i 9 giorni, questi trattamenti sui possibili spazi di riproduzione andrebbero fatti una volta alla settimana, dal 1° aprile alla fine di ottobre.
Per la zanzara tigre?
La zanzara tigre la si combatte più nella seconda fase della disinfestazione – tra maggio e giugno – quando si contrastano anche gli esemplari adulti della zanzara comune, che non si è riusciti a debellare con la fase primaria.
In conclusione, quali sono gli strumenti utilizzati che quest’anno stanno permettendo ai milanesi un inizio d’estate più libero dalle zanzare?
Il freddo e il vento di una primavera che assomigliava più all’autunno – la zanzara è una “macchina da guerra” ma basta qualche grado in meno o più vento per abbatterle; un’ordinanza sindacale davvero completa, per gli strumenti adottati, e comunicata a migliaia di soggetti (mediante il sito internet comunale, negli spazi riservati alle affissioni, a mezzo posta ad Amministratori di stabili, gruppi di proprietari di immobili e detentori di vaste aree di ragione privata e pubblica); l’essersi concentrati meno sul debellare gli esemplari adulti e più sulla lotta larvicida; l’avere eliminatol la disinfestazione sulle chiome degli alberi – spesso uno spreco – per concentrala sulla vegetazione a basso fusto e le aree verdi non oltrepassando i 4 metri di altezza, laddove davvero si annidano zanzare e larve.
Ricordiamo che le sanzioni per l'inosservanza alle norme di disinfestazione vanno da un minimo di 150 ad un massimo di 500 euro e la competenza spetta al Corpo di Polizia Locale di Milano e all’ASL – Città di Milano.