Torino verso il referendum sul road pricing
Ha passato l'esame del segretario generale del Comune il quesito referendario proposto dal consigliere radicale Silvio Viale per introdurre un sistema di pedaggio per entrare in città. Ad avere l'ultima parola sarà però il Consiglio Comunale
Crescono a Torino le possibilità di arrivare ad un referendum sull'introduzione di un sistema di pedaggio per entrare in città. Ha infatti passato l'esame del segretario generale del Comune il quesito referendario proposto dal consigliere Silvio Viale e appoggiato con una petizione al consiglio comunale dall'Associazione radicale Adelaide Aglietta: "Volete voi che il Comune di Torino realizzi un piano di interventi per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità pulita, attraverso l'applicazione a tutti gli autoveicoli (esclusi quelli ad emissioni zero ed esclusi i residenti) di un sistema di accesso a pagamento nell’area cittadina o su parte di essa, utilizzando il denaro ricavato per finanziare il completamento della linea 1 della metropolitana e la realizzazione della linea 2, per migliorare e ammodernare le piste ciclabili, l'efficienza dei mezzi pubblici e la viabilità veicolare?".
Ad avere l'ultima parola sarà però il Consiglio Comunale dove, tra settembre e ottobre, approderà la delibera per l'indizione del referendum. L'obiettivo dei proponenti è di farlo calendarizzare in concomitanza alle elezioni europee di maggio 2014, in modo da garantire una buona partecipazione popolare. Ma c'è un ostacolo. Il regolamento comunale prevede infatti che i referendum consultivi cittadini si possano tenere soltanto nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 luglio. Sul piatto, dunque, c'è anche la modifica dello statuto comunale. La formulazione del quesito inoltre potrebbe subire delle modifiche nel corso della discussione di merito che verrà aperta nelle prossime settimane nelle commissioni Ambiente e Viabilità.