Milano, il "pavé" è pericoloso e non piace più
Al via il rifacimento di piazzale Baracca, con un cantiere che si concluderà a settembre. L'asfalto al posto delle pietre in porfido, per i nuovi binari tram e perché il "pavé" è pericoloso per moto e biciclette. Il Comune è deciso a rimuovere le pietre anche in altre vie di Milano, dove c'è l'okay della Soprintendenza. Ma per alcuni il "pavé" è un elemento storico della città da non perdere, come sostiene la Presidente degli Architetti di Milano
18 July, 2013
In Piazzale Baracca, una delle più belle di Milano, punto di incrocio di corso Magenta, via Ariosto, corso Vercelli e via San Michele del Carso, sarà tolta la pavimentazione in pietra.
Lo comunica l'assessorato ai Lavori Pubblici, che informa però della riduzione di 500 mq dell'area d'intervento originariamente prevista.
Per mantenere l'impatto cromatico della piazza, il pavè sarà sostituito da asfalto rosso, simile a quello utilizzato nelle piste ciclabili, con l'autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Il lavoro è necessario anche per rifare le intersezioni tranviarie e sarà finanziato da ATM. L'operazione, dichiara il Comune, sarà conclusa entro i primi di settembre
“E’ una novità importante per la città, per i residenti, gli operatori commerciali della zona e per il trasporto a due ruote - ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza. Siamo riusciti con una fattiva collaborazione tra Comune, ATM e commercianti, e grazie anche alla disponibilità della Soprintendenza, a rispondere in 10 giorni all’indicazione del Consiglio comunale che chiedeva di eliminare la pietra e ai commercianti che chiedevano la riduzione del cantiere e dei tempi di intervento. Con questa iniziativa, inoltre, garantiamo maggiore sicurezza a motociclisti e ciclisti in un punto nevralgico della circolazione cittadina".
“I lavori erano indispensabili per l’ammodernamento ormai improcrastinabile dei binari dei tram e degli scambi arrivati alla fine del ciclo di vita", ha dichiarato Bruno Rota, presidente di ATM.
L’iniziativa del Comune si inserisce nel piano di sostituzione delle strade lastricate in pietra con l’asfalto , secondo un indirizzo espresso dal Consiglio comunale. Su ogni carreggiata della città sarà effettuata una valutazione del Comune di Milano, in collaborazione con gli enti pubblici, circa la possibilità della rimozione del pavè. "I vantaggi della pavimentazione di tipo bituminoso, rispetto alla pavimentazione in pietra, sono diversi", dichiara il Comune. "Oltre alla silenziosità e alla maggiore sicurezza per i veicoli, consente una facilità di manutenzione della sede stradale".
Tuttavia per altri la pavimentazione in pietra sarebbe comunque un elemento storico di Milano da non perdere. Pubblichiamo la lettera della Presidente dell'Ordine degli Architetti di Milano, inviata al Corriere: "Della memoria storica della città, il porfido è parte integrante", ha scritto Daniela Volpi.