Metro C, il Consorzio comunica la fine dei lavori: "A rischio 2.000 posti"
Il Consorzio Metro C avrebbe comunicato la fine dei lavori alle imprese affidatarie che a loro a volte si sono rivolte d'urgenza al prefetto Pecoraro.
06 August, 2013
Il Consorzio delle imprese che lavora per la Metro C ha comunicato ufficialmente la sospensione immediata dei lavori fino a nuovo ordine da parte del Contraente Generale. Le aziende chiedono al prefetto "di convocare con urgenza tutte le parti coinvolte" al fine di scongiurare la perdita di migliaia di posti di lavoro.
"Nonostante le rassicurazioni ricevute solo venerdì dal sindaco Marino - si legge nella lettera del consorzio delle imprese -, questo evento comporta la sospensione del lavoro di almeno 2.000 persone direttamente impiegate, oltre a quelle delle numerose imprese coinvolte nell'indotto. Nel già drammatico quadro occupazionale del settore edilizio, tale evento - sottolineano le 36 aziende firmatarie - rappresenta un colpo mortale a numerose imprese, piccole e medie, e alle loro famiglie. Si richiede pertanto, con urgenza, di convocare tutte le parti coinvolte al fine di verificare la possibilità di ricomposizione immediata delle problematiche sopra esposte con preghiera di volere direttamente coinvolgere i rappresentanti delle imprese affidatarie sottoscriventi".
L'assessore capitolino alla Mobilità, Guido Improta, si dice "sorpreso" dalle azioni del Consorzio Metro C, in relazione alla lettera inviata alle imprese affidatarie dei lavori annunciando "la chiusura dei cantieri per il 9 agosto". "Non è chiaro, però - spiega Improta - se si tratti di una pausa estiva, o se abbia intenzione di chiudere definitivamente i cantieri della Linea C. E' necessario fare chiarezza, prima di tutto per i lavoratori.Le aziende affidatarie hanno un contratto con il Consorzio che prevede la sospensione dei lavori per 180 giorni senza che scattino penali - spiega l'assessore - periodo di tempo in cui il Consorzio potrebbe continuare la trattativa con il Comune, ma che non è evidentemente sopportabile da qualunque piccola o media impresa del settore edile. Uno stop di 3 mesi sarebbe drammatico per queste aziende".