Climatizzatori, 700.000 nuove installazioni in Italia nel 2012
Dopo il vero e proprio boom dei primi anni del secolo, il mercato nazionale dei condizionatori ha subito una battuta d'arresto a causa della crisi. Anche i primi dati del 2013, nonostante il gran caldo delle ultime settimane, confermano il trend negativo. Nonostante questo, nel 2020 il numero di climatizzatori installati in Italia potrebbe raggiungere i 18 milioni
09 August, 2013
Gli effetti della crisi battono le conseguenze del riscaldamento climatico, almeno per quanto riguarda l'andamento del mercato nazionale dei climatizzatori. Nonostante l'aumento delle ondate di calore estive e il surriscaldamento delle città, la vendita dei condizionatori ha avuto, a partire dal 2009, una evidente battuta d'arresto a causa, manco a dirlo, proprio della recessione economica. Qualche timido segnale di ripresa, negli ultimi 2 anni, a dire il vero c'è stato, ma ha riguardato solo gli apparecchi monosplit.
Gli ultimi dati ufficiali, raccolti da Co.Aer (Associazione nazionale dei costruttori di apparecchiature e impianti per il trattamento dell'aria), si riferiscono al 2012, quando il settore della climatizzazione nel suo complesso ha subito un calo di circa il 10% rispetto all'anno precedente. La flessione, in particolare, ha riguardato i cosiddetti condizionatori multisplit, che permettono di raffrescare più ambienti con una sola unità esterna. In calo anche i sistemi a flusso di refrigerante variabile (VRF), una tecnologia innovativa che permette di collocare le unità esterne fino a 125 metri di distanza da quelle interne. Per questi due comparti specifici, lo scorso anno le vendite sono calate del 14%.
Tengono, invece, i classici monosplit, ovvero i tradizionali condizionatori con una unità esterna per ciascuno split interno. Nel 2012, in particolare, sono stati installati, all'interno di abitazioni ed esercizi commerciali italiani, poco più di 700.000 impianti di questo tipo, con una crescita dell'1% rispetto all'anno precedente. Un dato che resta, comunque, molto lontano dal giro d'affari pre-crisi: nel 2008, infatti, le installazioni annuali avevano superato il milione. Poi, nel 2009 e nel 2010, un vero e proprio crollo delle vendite, con una parziale ripresa nel 2011, quando la crescita era stata del 15% rispetto all'anno precedente.
Solo la crisi, dunque, ha rallentato l'espansione di un mercato che nei primi anni del secolo aveva raggiunto livelli eccezionali: nel 2009, infatti, i climatizzatori erano già presenti nelle case di oltre 9 milioni di famiglie italiane, mentre lo scorso anno il WWF stimava che, dei 40 milioni di dispositivi installati in Europa, circa un terzo, pari a più di 13 milioni di unità, facesse bella mostra di sé proprio nelle case e negli uffici del Bel Paese.
I primi dati parziali relativi al 2013, comunque, ripropongono un trend negativo in tutto il territorio italiano, con un calo delle vendite stimato in circa il 10% rispetto allo scorso anno, in barba alle temperature africane degli ultimi giorni. Difficile prevedere l'andamento futuro del mercato nazionale dei climatizzatori, che sarà influenzato, oltre che dalla situazione economica del Paese, anche dalle condizioni meteorologiche e dai possibili effetti di saturazione del mercato. Se la crisi dovesse allentare la morsa, comunque, il numero dei condizionatori installati in Italia potrebbe raggiungere i 17-18 milioni di unità già nel 2020.