In calo il consumo di acqua nei mesi estivi, i dati di Smat sull'attività dell'acquedotto torinese a luglio e agosto
Scendono la produzione e l'erogazione di acqua nei mesi di luglio e agosto; la Smat ha registrato un calo del 3% dei litri di acqua prodotti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In calo tutti i parametri misurati per ciascun mese nel 2012 e nel 2013. Unico dato in crescita, a dispetto della crisi, quello sulla stima dei torinesi fuori città, da cui dipenderebbe il calo dei consumi di acqua
05 September, 2013
Più di 5 mila litri di acqua al secondo. A tanto ammonta la produzione media dell'acquedotto torinese nei due mesi più caldi dell'anno. Se è intuitivo ipotizzare che quando la canicola si fa più sentire aumenti il consumo di acqua, è anche vero che quelli estivi sono i mesi dell'esodo vacanziero, e se i dati macroeconomici parlano del perdurare della crisi e della contrazione delle spese per i viaggi, dalla Smat sembra arrivare un dato controcorrente.
La produzione di acqua da parte della società metropolitana fa registrare rispetto all'anno scorso un calo del 3%: tra luglio e agosto 2012 toccava una media di 5197 litri di acqua al secondo, nello stesso periodo di quest'anno la cifra si è attestata invece sui 5036 litri, 161 litri di acqua al secondo in meno. La spiegazione più probabile di questo calo parrebbe attribuibile alle partenze per le ferie dei torinesi; da scartare l'ipotesi delle temperature più basse: l'estate 2013 è in linea con quella precedente. La colonnina di mercurio a luglio ha fatto registrare una media di 24 gradi, uno in più del 2012, ma per contro agosto è stato più “fresco”, 22,7 gradi quest'anno, a fronte dei 23,7 dell'anno scorso.
A luglio la produzione di acqua si è assestata sui 5331 litri al secondo (5434 nel 2012), con un'erogazione massima di 6708 l/s (6862 nel 2012) e minima di 3427 (3531 nel 2012). Ad agosto invece la produzione è stata di 4742 l/s (4960 l'ano scorso), l'erogazione massima 5888 litri, rispetto ai 6134 del 2012, e la minima 3277 litri, che un anno fa erano 3590. Torino nelle prime settimane di agosto ha ospitato i 30 mila atleti e accompagnatori dei World Masters Games, e dalle Olimpiadi, si sa, è entrata nei cataloghi dei tour operator e diventata meta turistica. Presenze in città che si devono essere fatte sentire anche a livello di consumo di acqua. E allora come spiegare il calo medio di produzione e consumi? A partire dalle stime della Smat l'intuibile ragione parrebbe riconducibile all'esodo estivo, che avrebbe interessato, in particolare nei weekend, a luglio una media di 179 mila torinesi, che un anno fa erano solo 161 mila, e 247 mila persone ad agosto, 40 mila in più dell'anno precedente.