Ritardi GTT: in 3 mesi rimborsati soltanto 93 euro
112 richieste e 31 indennizzi accordati. Questa la situazione a 3 mesi dall’entrata in vigore della nuova Carta della Mobilità frutto dell'intesa tra l'azienda e le associazioni dei consumatori
16 September, 2013
112 richieste e 31 indennizzi accordati. Sono questi i dati relativi all’applicazione della Carta della Mobilità a 3 mesi dalla sua entrata in vigore. L’intesa tra Comune di Torino, GTT e le associazioni dei consumatori accreditate presso il Comune (Acu Piemonte, Adiconsum, Adoc, Codacons, Federconsumatori, Movimento Consumatori) è stata infatti firmata ad inizio giugno. La "Carta della Mobilità", in relazione a specifiche tipologie di ritardo, sancisce la disponibilità al riconoscimento di un indennizzo pari a 3 € agli utenti della rete urbana e suburbana GTT.
L’indennizzo è riconosciuto per ritardi superiori ai 15 minuti per le linee bus a intervallo (che sono la maggioranza e le più frequentate), superiori ai 30 minuti per le linee bus a orario, superiori ai 45 minuti per le linee tranviarie. E’ inoltre previsto per ritardi superiori a 60 minuti per la disponibilità di mezzi sostitutivi (Planbus) nel caso di sospensione del servizio metro e linea 4. I ritardi devono essere documentabili (la procedura specifica è pubblicata sul sito www.gtt.to.it) e imputabili all’azienda, con esclusione di quelli dovuti a cause esterne (manifestazioni, strade non percorribili etc…).
Per ottenere il rimborso di €3.00 sono considerati i ritardi rispetto all’orario programmato ufficiale, riferiti alla fascia oraria dalle 7 alle 21, dal lunedì al venerdì. Per presentare domanda di rimborso il cliente deve inviare un reclamo entro 5 giorni all'indirizzo di posta elettronica gtt@gtt.to.it o a gtt@pec.gtt.to.it o un fax al numero 011-57.64.961. Il reclamo viene esaminato da GTT che, in caso di idoneità, provvede al rilascio dell’indennizzo. L’indennizzo previsto è “di natura compensativa, mediante rilascio di un buono sconto utilizzabile per l’acquisto di tutti i servizi aziendali”.