Torino, estensione del “porta a porta”. Relazione di Amiat in commissione Ambiente del Comune
Palazzo Civico annuncia che la raccolta differenziata “porta a porta” gestita da Amiat si estenderà anche ad altre zone della città. Si parte dal quartiere Crocetta. Ad oggi però mancano ancora alcune risorse economiche fondamentali. «Stiamo lavorando per recuperarle» ha detto l'assessore all'ambiente Enzo Lavolta
19 September, 2013
Mentre sui muri della città campeggiano i manifesti della nuova campagna di Amiat che ringrazia i cittadini attenti alla pulizia delle strade, da Palazzo Civico arriva la conferma del progetto di estendere nei prossimi anni ai quartieri che ne sono ancora sprovvisti la raccolta domiciliare integrata dei rifiuti, il cosiddetto “porta a porta”. Si partirà dalla Crocetta, nella circoscrizione 1, dove la raccolta domiciliare dovrebbe entrare a regime entro il 2014. Seguiranno Salvario-Filadelfia nel 2015, Vanchiglietta nel 2016, il “quartiere 11” (compreso tra corso Cosenza, corso Siracusa, via Gorizia, via Tirreno) nel 2017 e l’area Paracchi-via Piero della Francesca nel 2018. Un piano che coinvolgerà 160 mila torinesi ma per il quale, di fatto, mancano ancora alcune risorse economiche.
Nell'ultima riunione della Commissione Ambiente svoltasi mercoledì 18 settembre, a cui hanno partecipato anche i vertici di Amiat - Maurizio Magnabosco e Roberto Paterlini, rispettivamente presidente e amministratore delegato - , l'assessore all'ambiente del Comune di Torino Enzo Lavolta non è stato in grado di dare una risposta definitiva sui fondi: «Stiamo lavorando per recuperare le risorse necessarie – ha spiegato l’assessore -. Al tempo stesso, serve una nuova prospettiva. Non esiste un’ansia da prestazione legata alla quantità di volumi trattati ma l’attenzione alla qualità: lo sviluppo del porta a porta è importante, però viaggia di pari passo con il tema del recupero della materia, rispetto al quale ci sono ampi margini di intervento sulla gestione attuale dei rifiuti. Emblematico l’intervento di diffusione dei punti di distribuzione di acqua che riduce la produzione dei rifiuti delle bottiglie di plastico». Altra precisazione: «In ogni caso, lo sviluppo del porta a porta non graverà sui cittadini, con riferimento alla tariffa».
Sul sito web di Amiat l'attivazione del porta a porta alla Crocetta è data per certa. Il nuovo servizio di raccolta prevede la sostituzione dei grandi cassonetti stradali con contenitori di dimensioni più ridotte e carrellati, posizionati all'interno dei cortili o delle pertinenze condominiali. L'azienda fa sapere che a partire da febbraio scorso sono cominciati i sopralluoghi dei tecnici per valutare gli spazi disponibili al posizionamento. Una vera e propria analisi del territorio che a breve dovrebbe essere integrata da un'azione di comunicazione nei confronti della popolazione del quartiere. Si parla di circa 31.000 abitanti, suddivisi in oltre 17.000 famiglie e 3.500 utenze commerciali. Amiat ipotizza che il porta a porta in Crocetta possa essere avviato «nelle sue prime forme» entro la fine del 2013. Per quanto riguarda i risultati attesi, se tutto procede senza intoppi si stima che nel 2018 la raccolta differenziata nel quartiere possa quasi raddoppiare, passando dal 32% attuale al 60%, un dato in linea con quelli dei quartieri più virtuosi della città, come Mirafiori Nord, Pozzo Strada, Campidoglio, Parella, Regio Parco e Barca, Madonna del Pilone, Borgo Po e Cavoretto. Tutte zone dove la differenziata addirittura già supera il 60% di qualche punto.